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martedì 19 marzo 2024

Cittadini dell’Universo

Guardando in su in un cielo pieno di stelle non si può fare a meno di chiedersi se c’è la vita “là
fuori”. Il fascino moderno della fantascienza (p.e. Star Trek) e le possibilità di vita extraterrestre
fanno aumentare il mistero. E appena introduciamo le idee della reincarnazione e dei soggiorni
interplanetari (come Cayce chiamava i nostri viaggi fra le incarnazioni fisiche), il passo non è molto
grande per cominciare a chiedersi, “Sono quei sistemi stellari quei posti dove la mia anima si è
avventurata nel passato o dove viaggerà un giorno?”
Per fortuna domande come queste furono poste al Sig. Cayce, specialmente in un reading dato
durante l’incontro del Congresso del 1941 a Virginia Beach. Le domande erano state preparate da
Thomas Sugrue, la cui biografia di Cayce intitolata Vi E’ un Fiume doveva essere pubblicata l’anno
successivo. I problemi sollevati da alcune domande sono facili da riconoscere nel capitolo sulla
Filosofia verso la fine del libro.
La suggestione data al Sig. Cayce per questo reading fu molto specifica. Sugrue e gli altri
fondamentalmente desideravano comprendere più chiaramente come gli essere spirituali vengono
“colti” o” intrappolati” nella dimensione materiale. Ma per affrontare quel problema in modo
adeguato era necessaria una prospettiva ampliata, e Cayce si lanciò in una spiegazione dettagliata,
complessa.
Per interpretare questo importante reading potremmo cominciare col notare che i paragrafi 4 e 12
sono come i due elementi di un reggilibri -un tema identico di apertura e di chiusura. Quel tema
ricorrente enfatizza un principio biblico: il Logos, la Parola, la Coscienza Cristica universale era
presente e partecipava nella formazione dell’universo. Perché Cayce inizia e termina con questa
asserzione? Forse per enfatizzare l’esistenza di una costante spirituale nello schema dell’universo. Il
Logos è il fatto centrale della vita spirituale, non soltanto sulla terra o soltanto nel nostro sistema
solare, ma in tutto il cosmo. Questo è un punto cruciale. Per esempio, se ci preoccupiamo di razze
aliene che potrebbero venire sulla terra e usare la loro tecnologia superiore per conquistarci,
ricordiamo questo principio: Non vi è potere in questo sistema solare o in ogni altro sistema stellare
che sia superiore allo Spirito Cristico universale. Come entriamo nella speculazione intrigante sulla
vita in altri sistemi solari, manteniamo una struttura di riferimento. In qualunque posto nell’universo
noi andiamo, ci sono certe leggi fondamentali operative e certi principi spirituali attendibili.
Le quattro domande e risposte in questo reading offrono una spiegazione metafisica straordinaria
della vita spirituale che entra nella materialità. Cayce ci invita a considerare questo tema profondo
con una forte dose di umiltà. La terra è soltanto un “granello” nello schema delle cose. E inoltre, la
nostra conoscenza di ciò che è possibile - buono o cattivo - è ancora abbastanza limitata. Non
abbiamo nemmeno cominciato a comprendere i livelli più alti o più bassi di ciò che è possibile per
noi (vedi paragrafo 6). La prima domanda e risposta (paragrafo 9) comincia con la premessa che
non tutti gli esseri spirituali si sono proiettati nella materia. Per esempio, gli angeli non sono mai
stati intrappolati. Però quegli esseri che sono stati colti nella materia molti millenni fa (inclusi noi
tutti!) scoprirono la nostra capacità di essere dei creatori senza uno spirito di verità che guidasse
quella capacità creativa. In altre parole, si sviluppò una condizione di “la mente è il costruttore”
senza un ideale illuminato che guidasse la costruzione. Fu un atto di volontà personale e libera
scelta da parte di ognuno di noi a separarci da quello spirito della verità. E questo portò alla
necessità per i diversi livelli di coscienza e per le diverse “sfere di attività” o “regni di sistemi” che
le anime individuali avanzassero dal loro stato intrappolato.
Proseguendo nei due scambi successivi di domanda-e-risposta (paragrafi 10 e 11) Cayce fa il punto
sul fatto che non c’è immunità cosmica. Se un’anima si libera da questo sistema planetario (cioè i
regni della coscienza simboleggiati dai pianeti che viaggiano intorno al nostro sole) possiamo
sempre rimanere intrappolati nella creatività fuorviata altrove nel cosmo.
Ma la conclusione di “ottenere l’immunità” dal rimanere impigliati altrove è un modo
fondamentalmente sbagliato per guardare la faccenda. Quell’ “altrove” è a volte parte necessaria del
piano di Dio per il viaggio di un’anima verso la libertà. Nella vastità di questo universo c’è sempre
un posto preciso in cui armonizzare i nostri bisogni di crescita - cioè, quei bisogni molto
specializzati, individuali, per un’anima particolare possono essere soddisfatti da qualche parte in
qualche sistema stellare. E a volte un’anima ha bisogno di cambiare sistemi stellari per un insieme
di esperienze da apprendimento. L’opera di Dio di grazia e guarigione si estende a tutte le stelle e a
tutti i pianeti.
Per comprendere l’ultima domanda e la risposta (paragrafo 12) dovremmo considerare che
“peccato” nella filosofia di Cayce significa “mancare il bersaglio” o “separarci dal nostro Creatore”.
E com’è che lo facciamo? A volte con delle azioni del corpo fisico; ma altrettanto spesso con le
attività del “corpo mentale”, come Cayce di solito chiamava la somma totale di ciò che abbiamo
costruito con le nostre intenzioni, desideri, atteggiamenti e emozioni. Alla morte fisica c’è un
orientamento del corpo mentale, tanto sicuramente quanto un albero si inclina in qualche direzione
prima di morire e di cadere sul terreno. Quella inclinazione, quella condizione del corpo mentale
dell’anima al momento della morte, determina i suoi bisogni per l’immediato futuro e dove “andrà”.
Il viaggio può portare per un po’ di tempo in una delle altre otto dimensioni di questo sistema solare
o in un altro sistema stellare. In verità siamo cittadini dell’universo.
Il Reading
Questo reading psichico, 5755-2, fu dato da Edgar Cayce nell’ufficio dell’Associazione, Arctic
Crescent, Virginia Beach, Va., il 19 giugno 1941, in accordo con la richiesta fatta da quelli presenti
al Decimo Congresso Annuale dell’Associazione per Ricerca ed Illuminazione, Inc.
1 Gertrude Cayce: E’ stato dato attraverso questa fonte che le anime si impigliano nei sistemi
cosmici simili al sistema solare, dove le condizioni sono come quelle presentate in questo sistema.
Per l’istruzione di coloro che sono riuniti qui si richiede che ora riprendiate le implicazioni di questa
dichiarazione, per quanto sia possibile farlo nei termini del linguaggio e dell’esperienza umana.
Discuterete le domande che sono state preparate come le porrò, usando, dove possibile, paralleli con
la vita com’è sulla terra.
2 Edgar Cayce: Sì, abbiamo le implicazioni che sono state indicate attraverso questi canali; sul
come le anime possono rimanere impigliate nei sistemi o nelle influenze di natura simile
all’esperienza umana nella materia.
3 Rispondendo a molte di quelle domande presentate qui o che possono essere nella mente di quelli
che si sono riuniti qui, è un bene che venga data la premessa dalla quale verrebbero le risposte.
4 Queste le potete trovare nell’indicazione che in principio era la Parola, la Parola era con Dio - la
stessa cosa. Senza di Lui non fu fatto nulla di ciò che fu fatto.
5 Così nelle risposte possiamo trovare che, sebbene ci possano essere mondi, molti universi, anche
molti sistemi solari, più grandi del nostro di cui godiamo nel presente, questa esperienza terrena su
questa terra è un semplice granello quando messo a confronto proprio col nostro stesso sistema
solare. Ma l’anima dell’uomo, la tua anima, racchiude tutto in questo sistema solare o in altri.
6 Perché siamo co-eredi con quella forza universale che chiamiamo Dio - se cerchiamo di seguire i
Suoi comandi. Se il nostro scopo non è tenere buoni rapporti con quella Forza Creatrice, o Dio,
allora possiamo essere un ostacolo. E, come è stato indicato nei tempi antichi, non è apparso e
nemmeno entrato nel cuore dell’uomo conoscere le glorie che il Padre ha preparato per coloro che
Lo amano. E gli uomini non possono neppure immaginare la distruzione, anche se (l’uomo) è una
consapevolezza tridimensionale sulla terra. E nemmeno può immaginare l’orrore, né la sofferenza,
né ciò che significa essere nell’oscurità esterna dove il verme non muore.
7 Quindi, considerando quelle condizioni, quelle esperienze che possono fare parte della
consapevolezza dell’anima - in principio era la Parola, e la Parola era Dio, e la Parola era con Dio.
Quella è la premessa.
8 Pronti per le domande.
9 D: Possiamo presumere che il termine “impigliare” significa una partecipazione dell’anima e
l’immersione in una forma o un sistema di espressione creativa che non era necessariamente inteso
per tale partecipazione e immersione, come la terra?
R: Senza dubbio ci sono quelle coscienze o consapevolezze che non hanno partecipato né fatto parte
della coscienza fisica della terra; come gli angeli, gli arcangeli, i maestri che hanno avuto la
realizzazione, e quelle influenze che hanno preparato la via.
Ricordate, come dato, la terra è quel granello, quella parte della creazione dove le anime si
proiettarono nella materia, e così portarono quella consapevolezza cosciente di possedere esse
stesse la capacità di creare senza quelle forze dello spirito della verità.
Perciò quello che è stato indicato - quel serpente, quel satana, quel potere manifestato da parte delle
entità che, create come influenza cooperante, si separarono attraverso la volontà.
Quando questo avvenne era necessario per la loro stessa consapevolezza nelle sfere dell’attività.
Così dei regni di sistemi vennero in esistenza; tanto vasti quanto il potere del pensiero nel tentativo
di comprendere l’infinito o per comprendere che non c’è né spazio né tempo.
Eppure potete comprendere tempo e spazio, in pazienza.
10 D: Nei sistemi in cui le condizioni per l’espressione sono uguali a quelle nel sistema solare, è il
coinvolgimento un’esperienza parallela al coinvolgimento in questo sistema, così che un’anima è
incline soltanto ad immergersi in uno di questi sistemi, e dopo che se ne è liberata, ad essere
immune alle attrazioni di altri?
R: No. Nemmeno due foglie di un albero sono uguali. Nemmeno due fili d’erba sono uguali.
Nemmeno due sistemi hanno la stessa consapevolezza, né sono essi paralleli.
Vi sono quelle consapevolezze che hanno un rapporto relativo, sì. Ma avete immaginato - o potete
immaginare - i requisiti dell’influenza per affrontare tutte le idiosincrasie di una singola anima?
Quanti sistemi ci vorrebbero? In voi stessi troviamo spesso un amico per questo, un altro per quello,
un altro per questo rapporto, un altro per appoggio, un altro come stimolo. Ma tutti sono l’opera
della Sua mano, sono lì perché voi li possediate, perché li usiate - come un tutt’uno con Lui.
11 D: Potete descrivere, con similitudini o paragoni, che cos’è negli altri sistemi che attrae le
anime?
R: Prendete ciò che è stato appena dato; che ci sono delle condizioni che possono affrontare ogni
idiosincrasia dell’anima individuale! Quindi considerate i milioni, e quanto viene richiesto da voi!
Ci sono dei centri attraverso i quali quelli di un sistema solare possono passare in un altro, come
abbiamo indicato nelle informazioni per gli individui. Ci sono anche quelle esperienze in cui le
anime individuali possono cercare un cambiamento. Come Egli diede, come l’albero cade, così
giace [Eccl. 11:3 da Salomone. Dove Gesù l’ha detto? In Galati 6:7 per mezzo di Paolo? “Come
l’uomo semina ...”] . Questo non è soltanto materiale, è anche mentale e spirituale. E’ corta la mano
di Dio che non c’è tutto quello che ogni anima richiederebbe? Perché non è per la volontà di Dio
che un’anima perisca, bensì con ogni tentazione, con ogni prova è stata preparata la via di fuga.
Dio, il Padre, è quindi il Creatore - l’inizio e la fine. In Lui è la comprensione, per mezzo e
attraverso quelle influenze che hanno preso forma - negli universi - per soddisfare i bisogni di ogni
anima - affinché possiamo trovare la nostra via verso Lui.
12 D: Questi altri sistemi hanno un pianeta, come la terra, che è un punto focale per l’incontro e
l’espressione materiale delle sue forze e i suoi principi?
R: E’ così relativamente, in quella dimensione di coscienza o consapevolezza necessaria ad
affrontare ciò che nell’anima si desta al suo bisogno - la sua consapevolezza del Creatore, della
Parola, dello Spirito; e le influenze in essa rispondono a ciò che è nell’anima individuale
Perché un’anima individuale qui si trova di essere un corpo, una mente, un’anima. Potete peccare
nella mente, potete peccare nel corpo. Rispondete soltanto nello spirito?
Come Egli ha dato, ogni anima deve rendere conto delle azioni fatte nel corpo. Quale corpo? Quel
corpo della mente, quel corpo della manifestazione fisica, quel corpo dello spirito; ognuno nella
propria sfera, nel proprio regno.
La terra, in questo sistema solare, rappresenta soltanto tre dimensioni. Quindi, quante dimensioni ci
sono in questo sistema solare? Otto! Che posizione occupa la terra? La terza! Che posizione
occupano gli altri? Quel rapporto relativo dell’uno verso l’altro.
Chi è l’autore e il perfezionatore della stessa? la Parola! Chi è la Parola? Colui che si rese manifesto
nella carne! Chi è il principio e la fine? Proprio Gesù, il Cristo!
13 Abbiamo terminato per il momento.
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