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giovedì 28 marzo 2024

Il Cile e l'isola di Pasqua

I Moai: centinaia di statue colossali
Le teste di pietra colossali dell’Isola di Pasqua sono certamente una delle cose più spettacolari del mondo, che ogni studioso di antichi misteri deve aver visto. Come è avvenuto che queste 887 enormi statue di pietra, note come Moai, con un peso medio di 20 tonnellate (la più grande è alta 10 m e pesa 80 tonnellate e in origine sormontate da un copricapo di 12 tonnellate di 1,80 m di altezza e 2,40 m di larghezza), siano finite in uno dei luoghi più remoti del mondo (a 3680 km dal Cile), un’isola triangolare 102 km2 senza una fonte permanente di acqua fresca né boschi e con una popolazione attuale di 5000 abitanti? Al mistero si aggiunge il fatto che quasi 200 teste di pietra si trovano ancora nella cava, apparentemente abbandonate mentre erano in produzione. Una di quelle statue abbandonate è alta 21 m e pesa 270 tonnellate. L’Isola di Pasqua, nota come Rapa Nui agli “indigeni”, inoltre vanta una lingua scritta che evidenzia una cultura avanzata. La gente del posto stessa non è in grado di interpretare la lingua né sanno molto sulle origini dei Moai.
Dove possiamo quindi cominciare a cercare delle risposte? Gli archeologi tradizionali propongono la teoria che la superficie dell’Isola di Pasqua deve essere stata maggiore in passato per fornire la manodopera necessaria per costruire e muovere strutture enormi come quelle. Recentemente alcuni scavi hanno dimostrato che le “teste” sono in realtà dei corpi interi che sono stati coperti completamente nel corso dei secoli. Ritengono che i Moia abbiano mille anni e che forse i primi abitanti siano venuti addirittura dalla Nuova Zelanda. Ci sono state varie ricostruzioni che hanno dimostrato che viaggi verso zone così distanti dell’oceano siano possibili usando barche costruite con i materiali di quei tempi. Il punto di vista metafisico, in linea con le letture di Edgar Cayce, è che l’Isola di Pasqua e il Cile siano vestigia dell’antica Lemuria e che l’Isola di Pasqua sia forse stata una delle vette di monti sacri di Lemuria.
La maggior parte degli studiosi della metafisica hanno quasi certamente sentito parlare di Atlantide. Del “continente perduto” si parlò negli scritti del grande filosofo Platone. Atlantide è un soggetto popolare per documentari e certamente il centro dell’interesse dell’archeologia marina nella zona delle Bermuda con la ben documentata “strada di Bimini” come sentinella. Cayce fece molte letture approfondite su Atlantide, ma forse meno conosciute sono le letture su Lemuria, anche chiamata Mu.
Il nome Lemuria entrò nell’uso comune nel 1864 quando lo zoologo Philip Sclater propose il nome nell’articolo che pubblicò, intitolato “I mammiferi del Madagascar”. I lemuri sono i mammiferi su cui stava facendo delle ricerche, ma usò il termine “lemure” riferendosi ad un gruppo di primati più ampio di quello che ora corrisponderebbe a quella classificazione. La sua ricerca mostrò che ci sono resti fossili simili assomiglianti a dei lemuri nel Madagascar ed in India, ma non in Africa o nel Medio Oriente. Per spiegare questa discrepanza propose che forse c’era stato un collegamento terrestre o un ponte continentale tra l’India e il Madagascar. Suggerì il nome Lemuria per quel continente. Un ricercatore precedente era giunto ad una simile conclusione, ma non raccomandava alcun nome per quella terra. Ciò mi porta a credere che Slater debba aver avuto qualche conoscenza di Lemuria prima della sua ricerca, visto che sembra una strana coincidenza che “creasse” un nome che era precedentemente documentato come un continente perduto. Presumerei che, come scienziato apprezzato, Slater non voleva schierarsi con un gruppo occulto, col rischio di essere smentito, preferendo di giungere alle proprie conclusioni in modo scientifico. Sarebbe come se uno scienziato moderno proponesse un continente nell’Oceano Atlantico, giungendo a quella conclusione in modo scientifico e poi tirando fuori il nome di Atlantide per questo continente perduto, dato che sarebbe era stato individuato nell’Oceano Atlantico.
Si potrebbe considerare la simmetria in quanto abbiamo l’Oceano “Atlantico” dove si trovò Atlantide, ma come mai non abbiamo l’oceano lemuriano dove una volta fu Lemuria? Cayce disse che Lemuria era stata matriarcale e in favore della pace, quindi forse l’Oceano “Pacifico” ha un collegamento con la pace che una volta Lemuria rappresentava. In effetti alcuni ricercatori si riferiscono a Lemuria come “Pacifica”. L’Isola di Pasqua ricevette il suo nome attuale quando fu “scoperta” dall’esploratore olandese Jacob Roggeveen nel 1722 la domenica di Pasqua. Altri nomi per l’isola comprendono Te pito o te henua che si traduce all’incirca come “ombelico del mondo” e Mata-ki-Te-rangi che si traduce come “occhi che guardano il cielo”.

L’esperto di Mu, James Churchward, in sincronia con Cayce
Di certo non ci può essere alcuna discussione su Lemuria senza onorare il vero esperto, il colonello James Churchward (1851-1936). Churchward passò la maggior parte della sua vita adulta alla ricerca di “Mu”, viaggiando nel mondo e raccogliendo prove, e fra i 75 e i 84 anni d’età, scrisse otto libri sull’argomento! Sarebbe sicuramente stato d’accordo con il soprannome “ombelico del mondo” per quella terra. Le sue scoperte sono anche molto in sincronia con le letture di Cayce. Era convinto che la “madrepatria Mu” sia la culla della civiltà umana e custode delle leggi spirituali che sono state insegnate nei secoli e sono la base delle grandi religioni mondiali. Stranamente Churchward arrivò a comprendere che il dio egiziano del sole Ra si manifestò dapprima a Mu. Riteneva che Mu avesse avuto una popolazione di 63 milioni e che fosse esistita 200 000 anni fa, essendo al culmine della civiltà 20 000 anni fa. In seguito cambiamenti terrestri disastrosi, come terremoti e inondazioni, distrussero Mu – simile a ciò che avvenne ad Atlantide.
Da giovane, Churchward servì nell’esercito britannico e fu di guarnigione in India. Aiutò un sacerdote indiano che gli parlò di alcune antiche tavolette scritte dai Naacal, un popolo scomparso da molto tempo. Alla fine il sacerdote mostrò le tavolette a Churchward, e qui le storie differiscono. Secondo alcuni racconti, il sacerdote gli insegnò la lingua a Churchward. Churchward stesso disse che aveva imparato ad interpretare il significato delle tavolette contemplandole per lunghi periodi di tempo. Ma le tavolette erano soltanto dei frammenti e la storia era incompleta. Da quel momento, la vita di Churchward fu prevalentemente dedicata alla soluzione del mistero di Lemuria. Girò il mondo, dall’Australia, i mari del sud e fino alla Siberia, raccogliendo informazioni su questa civiltà scomparsa. Apprese che il continente era esistito nell’Oceano Pacifico, stendendosi dalle Hawai, all’isola Fiji e all’Isola di Pasqua.


Come è scomparso questo continente?
Resta la domanda come un continente di così grande estensione avesse semplicemente potuto scomparire. L’oceano Pacifico è l’oceano più vasto e più profondo, e non si conosce alcuna zona in cui un continente abbia potuto essere sotto la superficie dell’oceano. Churchward spiegò che la terra emersa di Mu poggiava sopra vaste riserve di gas naturale ed altri gas infiammabili. Terremoti fortissimi provocarono le esplosioni disastrose di questi gas, provocando ondate di maremoto e inondazioni, distruggendo così il continente e riducendolo in macerie, lasciando i suoi resti sul fondo dell’oceano.
Più di recente, l’archeologo, ricercatore e conferenziere all’A.R.E., David Hatcher Childress ha anche trattato Lemuria e il collegamento con l’Isola di Pasqua in diversi suoi libri, articoli e DVD. Ritiene che gli antichi fossero in grado di far levitare oggetti grandi e che usassero la geometria sacra nel configurare il posizionamento delle statue, simile a Stonehenge. Le statue sono rappresentazioni degli antenati e sono custodi sacri di saggezza e dei loro insegnamenti. Sono disposte in modo da anche proteggere la gente e la conoscenza. La sua ricerca descrive una comunità spirituale molto avanzata, anche per ciò che riguarda la tecnologia, dimostrata dalla loro capacità di costruire strutture megalitiche. Praticavano l’unione ed applicavano la legge spirituale al governo e all’educazione. Come Churchward, Childress concorda che il continente sia stato distrutto da cambiamenti terrestri disastrosi che fecero sì che gli abitanti diffondessero i loro insegnamenti in tutto il mondo. Benché Atlantide sia forse stata più tecnologicamente avanzata, la gente di Atlantide è forse anche stata più aggressiva in confronto ai più pacifici lemuriani.

La cosmologia affascinante di Cayce
Ora la nostra ricerca ci porta all’opera di Edgar Cayce che offrì un’intera cosmologia della creazione dell’anima dalla nostra unione originale con Dio fino al nostro viaggio in questo “universo di mondi”. Quando le anime vennero sulla terra e nella dimensione della materialità e cominciarono a “proiettarsi nella materia”, Cayce disse che una delle prime civiltà umane o di anime fu nella terra di “Lemuria” che, come Churchward, anch’egli chiamava Mu, ma anche Oz e Og, fra altri nomi. Descrisse un grande continente in ciò che ora è l’Oceano Pacifico, a poca distanza di ciò che ora è il Sud America. In questa prima civiltà le anime non si erano ancora spinte così profondamente nel fisico come lo siamo ora. La forma umana veniva descritta come un corpo “forma pensiero” più eterico – in uno stato fra il fisico e lo spirituale/mentale.
“… l’entità fu nel paese a cui ora si pensa come o che viene chiamato La o Mu – Lamu. Allora quelle esperienze portarono alla distinzione fra le forme pensiero e quelle che si materializzarono in ciò che diventò l’uomo.” (1387-1)
Cayce descrisse inoltre dei “giganti” che abitavano la terra, cosa che portava a credere che forse i Moai fossero rappresentazioni in grandezza naturale.
“Poiché essi presero parte piuttosto a quelle cose quando quelle espressioni o periodi dell’iniezione delle forme e forze pensiero iniziarono la loro attività sulla terra … e in quei giorni ci furono dei giganti sulla terra.” (1183-1)
Cayce descrive le distruzioni come cominciarono e l’arco di tempo:
“Allora il Pacifico del sud o Lemuria cominciò la sua scomparsa – persino prima di Atlantide, poiché i cambiamenti furono causati nell’ultima parte di quel periodo o ciò che si chiamerebbe 10 700 anni luce o anni terrestri o l’impostazione attuale del tempo di quelli …” (364-4)
I nomi per gli “incarnati” in quel periodo erano più come dei mantra che quello che ora consideriamo un nome legittimo. Per esempio, “Mmuum”, Ooum” e “Ne-Um-Um” a quel tempo erano dei nomi! Inoltre non avevamo sviluppato la “personalità” o l’ego. Eravamo più semplicemente consapevolezza dell’anima. Fu nella caduta di Lemuria che le anime impararono che erano in grado di mentire, ingannare e parlare falsamente ed essere creduti. Ciò portò alla separazione dell’”individualità” (il sé dell’anima) e della “personalità” (l’ego o il sé creato). Questa separazione rese più profondo il coinvolgimento dell’anima nel fisico. I corpi diventarono più densi ed ebbe inizio la nostra piena immersione e il nostro viaggio attraverso il regno terrestre.
Dalla scienza archeologica alla ricerca di Churchward e poi ad Edgar Cayce abbiamo tessuto una storia dei nostri primi tempi sulla terra, forse il nostro Giardino dell’Eden e il nostro viaggio prodigo attraverso il tempo. Le Moai dell’Isola di Pasqua e il mistico centro magnetico della terra si stanno muovendo verso la valle Elqui in Cile, per noi un segno di ritornare nella coscienza ai nostri insegnamenti lemuriani originali dell’Unione?

Un nuovo vortice di energia
Cayce menzionò che le Ande hanno fatto parte di Lemuria. Attualmente l’attenzione metafisica si è concentrata sulla valle Elqui del Cile. Anche se questa zona è poco nota ai nordamericani, è considerata la “Sedona del Sudamerica” e un vortice importante di energia.
Nel 1982 le forze magnetiche terrestri furono misurate per la prima volta dal satellite. Alcuni hanno interpretato i dati satellitari localizzando il punto energetico maggiore della Terra non più nel Tibet, ma nel Sudamerica, proprio nella valle Elqui in Cile.
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