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sabato 20 aprile 2024

Robert Brown parla della Vita dopo la Morte: Siamo Eterni

Un’intervista con John Van Auken
Il medium ed investigatore psichico Robert Brown ha conosciuto il suo dono fin
da bambino. Dopo aver frequentato dei corsi di sviluppo alla Spiritualist Association
of Great Britain è diventato uno dei loro medium più giovani a dare dei corsi di
medianità. Egli è l’autore del libro: Siamo Eterni: ciò che gli spiriti mi dicono sulla
vita dopo la morte. Per ulteriori informazioni visitate il sito
robertbrown-medium.com.
Robert Brown ha dimostrato il suo dono incredibile in tutto il mondo per oltre 30
anni. E’ stato chiamato il “medium dei medium” perché molti suoi colleghi
richiedono delle sedute con lui. Molti personaggi famosi, come Lady Diana e
Marlene Dietrich l’hanno consultato. Egli lavora in particolare con i genitori che
hanno perso i propri figli ed assiste molte persone che hanno perso un loro caro
per suicidio. Ha inoltre lavorato con i parenti delle vittime di tragedie mondiali,
procurando loro conforto e speranza con il suo messaggio della forza durevole
dell’amore. Proprio come le letture di Edgar Cayce erano sempre rassicuranti
quando parlavano della transizione da questo mondo a quello successivo, i
messaggi che si ricevono negli incontri con Robert Brown confermano la lettura
136-33 di Cayce: “Non vi è alcuna morte, soltanto la transizione dal piano fisico a
quello spirituale. Quindi, come la nascita nel fisico avviene come il momento della
nuova vita, proprio così nel fisico è quindi la nascita nella vita spirituale.”
D: Nelle sue esperienze di channeling di comunicazioni fra vivi e morti, qual è la
differenza principale fra la vita incarnata qui e la vita disincarnata dall’altra parte?
R: Quando siamo nel “regno dello spirito” o “dall’altra parte”, naturalmente non
abbiamo un corpo fisico. Tuttavia, quello che un chiaroveggente è in grado di
vedere e descrivere è una copia esatta del corpo fisico, conosciuta a volte come il
sé o spirito “beta” – è il vero sé che appare in forma perfetta.
Per il fatto che le condizioni di salute fanno parte del fisico, queste non sono
presenti per opprimerci, e spesso il corpo spirituale sembra più giovane perché è
privo di mali fisici e preoccupazioni materiali. Ciò però non impedisce ad uno spirito
ad identificarsi e a proiettare i sintomi e le condizioni sperimentate prima del
trapasso, e ad un medium queste proiezioni possono sembrare molto reali. Il corpo
beta è collegato al corpo fisico per mezzo di ciò che la Bibbia chiama la corda
d’argento. Quando questa corda è recisa, ha luogo la morte come la conosciamo.
Dall’altra parte è inoltre possibile un pensiero più nitido, visto che lo spirito
impara velocemente ad abbandonare alcune considerazioni imparate in un mondo
materiale. Per esempio, presto gelosia ed invidia vengono comprese come le
emozioni futili che sono.
D: Trova che gli spiriti siano generalmente più felici delle entità fisiche?
R: Per fare una dichiarazione generale, la mia esperienza mi porta a dire di sì. Non è
che conosciamo e comprendiamo tutto in quel punto che chiamiamo morte, ma in
varie occasioni ho capito che lo Spirito si riferisca ad un “risveglio” generale dove
le cose “si mettono meglio a fuoco”.
D: Può fare un esempio?
R: Ricordo una seduta in cui ero molto preoccupata per la signora che mi stava
consultando. Suo marito era morto, e il suo spirito comunicante sembrava molto
negativo. Diceva che aveva sempre bestemmiato ed era stato meschino e violento
con lei. Continuò così per circa 15 minuti. La signora confermò la veridicità di tutto
quello che stava venendo fuori, anche le cose orribili. Il marito mi apparve con un
aspetto fisicamente meschino, e non sembrava qualcuno a cui ci si vorrebbe
avvicinare per chiedere un’informazione. Poi, all’improvviso, si girò sul posto e
disse: “Questo fatto di morire mi ha davvero cambiato la vita.” E, in quell’istante,
ebbe l’aspetto dell’uomo giovane e bello che ella aveva sposato, quello pieno di
speranza e non oppresso da malattia, delusione e rimorsi. Fu un momento di grande
guarigione per tutti. Quando udii le parole del marito, la signora batté le mani e
disse: “E’ per questo che ho pregato, che egli vedesse l’errore dei suoi modi e che
fosse felice adesso.”
D: C’è del lavoro da fare dall’altra parte?
R: Oh sì. Tanto per cominciare dobbiamo esaminare a lungo e con sincerità le
nostre azioni, i pensieri e le azioni di quando eravamo incarnati. Ci fanno vedere le
reazioni di altri alle nostre azioni passate. Poi c’è la nostra stessa valutazione
sincera di quello che abbiamo. Questo può portare al fatto che alcuni spiriti alla fine
desiderano di reincarnarsi. Questa decisione non viene presa a cuor leggero. Nei
regni dello Spirito ci sono intere dimensioni nuove di comprensione senza essere
ingombre di considerazioni materiali. Ci sono quelli che continuano ad insegnare, e
la maggior parte di noi continua ad imparare.
D: Ci sono livelli di vita oltre le dimensioni disincarnate vicino alla Terra? Se sì, ci
può fare un esempio?
R: Sì, penso che ci siano, ma lo vediamo già qui nel mondo fisico. Ci sono quelli che
operano da un punto di vista egoistico, ed altri che cercano di aiutare ed elevare
ogni vita. Di alcuni siamo delusi, ed altri li mettiamo su di un piedistallo. Non
dovremmo mai mettere nessuno su di un piedistallo. Se vediamo qualcuno le cui
azioni ammiriamo, allora forse dovremmo cercare di emularlo. Secondo la mia
esperienza, attraverso le letture e le sedute degli ultimi 30 anni circa, ho visto che
più lo spirito è evoluto, meno tempo gli serve passare qui nel mondo fisico. Per
questo un bambino nato morto o un “aborto” può considerarsi di fatto uno spirito
puro, non avendo più nulla da imparare qui nel mondo fisico. Spesso la loro
missione è insegnare, e chi di noi che abbiamo vissuto queste cose, non ha
imparato la bellezza e il dolore del vero amore?
I grandi maestri si incarnano per mostrarci la via. A volte essi sono noti, come
Gesù, Buddha e Maometto, per nominarne solo alcuni. Ci sono inoltre delle anime
ispirate che cercano di mostrarci il vero potenziale dell’umanità. Senza dubbio la
missione di guarigione di Edgar Cayce è stata la missione di un’anima ispirata. Non
sono sicuro che il sig. Cayce abbia capito tutto quello che è successo con e intorno
a lui, ma credo che la sua missione fosse motivata da un desiderio innato di aiutare
gli altri.
D: Cosa possiamo fare durante la nostra vita incarnata per prepararci meglio alla
vita disincarnata dopo la nostra morte fisica?
R: Dovremmo essere più consapevoli delle nostre azioni e considerare le reazioni
che possono provocare. Dovremmo comunicare di più qui ed ora. Se ami qualcuno,
diglielo – fagli sapere quanto è importante per te. Costruisci il ponte adesso.
Dobbiamo imparare di non avere paura dei nostri sentimenti. Cerchiamo di fare del
nostro meglio per capire perché qualcuno fa parte della nostra vita. La poesia
Desiderata ci dice: “Anche le persone noiose e gli ignoranti hanno una loro storia.”
A volte nella nostra vita ci sono degli insegnanti per mostrarci come non dobbiamo
essere! C’è sempre una ragione per un rapporto. Tocca a noi scoprire quella
ragione.
Vivete ogni momento. Rendetevi conto che ogni avvenimento è un’opportunità per
imparare.
D: C’è un messaggio generale che Le arriva continuamente dal suo lavoro che tutti
noi possiamo imparare?
R: Sì, questo: l’amore è la lingua dei regni spirituali. L’amore è l’unificatore. L’amore
può far guarire. La parola d’ordine per il Cielo è Amore!
Venture Inward, marzo/aprile 2008
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