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venerdì 19 aprile 2024

INTERVISTA A NICK BUNICK : E’ Ritornato l’Apostolo ?

Nick Bunick, 62 anni, un uomo d’affari di Portland, Oregon, è il protagonista ne I
Messaggeri, un libro recente in cui egli racconta una vita passata come l’apostolo Paolo.
Basato su regressioni ipnotiche si legge come il “Vangelo di Paolo”, come riassunto del
ministero di Gesù. Nato a Boston da poveri immigranti ebrei russi ortodossi, Bunick dice:
“Non ero mai stato esposto ai vangeli o al Nuovo Testamento o a chi fu Paolo o a che
cosa Gesù rappresentava veramente, perché non faceva parte della mia vita, dato che
sono cresciuto in una casa di ebrei ortodossi.” Dopo il college servì nell’esercito nel
Vietnam, entrò nel mondo degli affari e fu candidato al Congresso nell’Oregon. “Ero a
caccia del sogno americano e vivevo in un mondo orientato materialisticamente” per 25
anni prima che “Dio intervenne nella mia vita”, disse Bunick. In un’intervista con l’editore
della rivista Venture Inward, A. Robert Smith, spiegò le esperienze mistiche che
cambiarono la sua vita e che lo condussero al suo libro più recente, Nella Verità di Dio.
D: Nei suoi primi anni non è successo nulla di natura spirituale, l’ho capito bene? Ha avuto
una vita rigorosamente convenzionale?
R: Se Dio stava intervenendo nella mia vita, cosa di cui sono sicuro, non ne ero comunque
consapevole. Solo nel 1977 ebbi il primo, molto ovvio risveglio.
D: E’ espresso molto bene, perché penso che Dio intervenga sempre nella nostra vita, ed
è solo che per molto tempo non ne siamo consapevoli.
R: Assolutamente.
D: Quale fu il primo evento ad attirare la sua attenzione?
R: Un mio caro amico di Portland mi convinse di andare da un sensitivo da chi era andato.
Disse che era un’esperienza assolutamente fenomenale. Non credevo nei sensitivi e mi
immaginavo un sensitivo come una persona che porta un turbante e con una sfera di
cristallo. Scoprii che avevo torto.
D: C’è andato per curiosità o perché aveva un problema?
R: Era per pura curiosità. Ho scoperto da allora, cominciando con quell’individuo, che ci
sono delle persone a cui Dio ha dato il dono di parlare con il mondo degli spiriti - i nostri
angeli - i quali a loro volta danno loro delle informazioni su ciò che accadrà nella nostra
vita - dove siamo stati, che cosa stiamo facendo, dove stiamo andando. Durante la seduta
questo sensitivo, Duane Berry, mi disse “arriverà un tempo in cui lei parlerà delle sue
esperienze a migliaia di persone e a milioni alla radio e alla televisione”. Pensai che forse
ero stato scelto per una importante carica politica, perché in quel periodo cercarono di
convincermi di candidarmi al Congresso. “No”, disse. “Ha a che fare con il periodo di
tempo 2000 anni fa quando lei ha camminato con il Maestro Gesù”. Beh, non avevo idea
di che cosa stesse parlando. Nessuna, nel modo più assoluto. Ma durante i seguenti 14
anni mi fu detto da nove fonti diverse, in tre stati diversi, completamente indipendenti l’una
dall’altra, che il mio spirito e la mia anima erano vissuti 2000 anni fa e avevano conosciuto
Gesù.
D: Prima di allora ha mai pensato alla reincarnazione?
R: Non aderivo certo alla reincarnazione, ma sapevo della teoria della reincarnazione. Non
mi ero formato alcun giudizio perché non avevo avuto esperienze personali in merito.
D: Quindi quando le dissero queste cose, come ha reagito?
R: Le ho messe letteralmente in uno scaffale. Mi dissi: “Non so di che cosa egli stia
parlando, ma di certo so di che cosa sta parlando per quanto riguarda gli altri eventi che
accadono nella mia vita che egli ha condiviso con me”. Tutti si sono verificati.
D: Cose in questa vita?
R: Sì, sul mondo degli affari, la mia vita personale - subii un divorzio, cosa che mi aveva
detto sarebbe successo. Mi candidai per una carica, cosa che mi aveva detto avrei fatto.
Ma non mi soffermai su questa particolare affermazione sulla mia esperienza con Gesù
perché non riuscii ad identificarmi con essa. Non avevo mai letto il Nuovo Testamento.
Quindi praticamente la misi da parte finché non ebbi esperienze con altre fonti psichiche.
In una regressione ebbi l’esperienza di vivere 2000 anni fa. Mi vidi letteralmente attraverso
l’occhio della mia mente. Sapevo che ero io, anche se avevo un aspetto leggermente
diverso, portavo vestiti diversi, evidentemente dovuto a quel periodo. E nella seconda
regressione ipnotica che ebbi, nell’Arizona, fui letteralmente con Gesù in parecchie scene.
Non c’era assolutamente alcun dubbio nella mia mente che fossi con Gesù. Proprio come
lei ne sarebbe sicuro se la riportassi nel periodo in cui aveva otto anni e stava seduto in
cucina con sua madre. Questo mi lasciò con un’impressione incredibile in quanto mi resi
conto che ogni cosa che mi avevano detto questi sensitivi era la verità. Lo accettai, anche
se non sapevo cosa farmene.
D: L’ha detto a qualcuno o è stato una specie di segreto di famiglia?
R: L’ho detto ai miei amici più intimi e agli adulti della mia famiglia. Ma non sono andato in
giro a dirlo a tutti.
D: Quale fu la loro reazione?
R: La reazione della mia famiglia fu mista. A quel tempo mia moglie ne fu turbata. Era
preoccupata pensando che ciò che stavo vivendo sarebbe stato condiviso con i nostri figli
e avrebbe potuto influenzare la loro vita. Beh, oggi ci crede totalmente ed è una dei più
grandi sostenitori di ciò che faccio. Ma allora non era così. Proveniva da una famiglia di
mormoni. Anche se non praticava il mormonismo la interessava. Ma i miei amici che erano
più desti spiritualmente lo trovarono molto interessante, anche se nessuno di noi
esprimeva un giudizio sull’esperienza perché non c’era la possibilità di
convalidarla. Era la mia esperienza personale e non poteva essere
autenticata da nessun altro.
D: Quindi uno di quei sensitivi le ha detto che lei è stato san Paolo?
R: Tutti me lo dissero, con l’eccezione del primo. Egli non menzionò alcun
nome. Disse soltanto: “Hai camminato con Gesù”. Nel 1987 andai da una
sensitiva nota in tutta la nazione che lavora tantissimo con la polizia sulle
persone scomparse; e nel bel mezzo della presentazione ella disse: “Oh
Dio mio, Nick, lei ha conosciuto Gesù. Ha conosciuto Gesù.” E si eccitò
molto. Per i successivi quattro anni mi tormentò dicendo: “Sa di avere il potere di guarire.
Sa di essere un insegnante. Non può far passare questa vita senza fare ciò che è la sua
missione su questa terra.” Infine, nel 1991, mi convinse di lavorare con una sua amica,
Julia Ingram, un’ipnoterapista professionale con 20 anni di esperienza, la quale diventò la
coautrice de I Messaggeri. Julia ed io passammo insieme cinque mesi facendo 13
regressioni di due ore. Registrammo 26 ore di regressione. Feci l’esperienza, iniziando
all’età di nove anni, di correre attraverso i campi di mio padre in una regione del mondo
chiamata Cilicia alla periferia di una città chiamata Tarso, cacciando le sue pecore, fino a
quando la persona che ero morì a Roma all’età di 62 anni. Durante queste 26 ore di
regressione sperimentai tutta la vita di Paolo il quale aveva 21 anni quando incontrò Gesù
che ne aveva 23. Essa dà dettagli della vita di Gesù mai noti prima. In alcuni casi è in
conflitto con le Scritture.
D: Quando ha cominciato questa regressione aveva già letto il Nuovo Testamento?
R: No. Julia ed io avevamo stabilito insieme che non avrei letto il Nuovo Testamento in
modo da non avere alcuna informazione che avrebbe forse potuto influenzare la mia
memoria mentre ero sotto regressione. E lei era d’accordo di non avere domande scritte
prima del tempo, per essere spontanea, così non avrei avuto alcuna conoscenza di ciò
che avrebbe chiesto.
D: Sta quindi dicendo che non sapeva assolutamente nulla su san Paolo prima dell’ipnosi
e prima di sentire ciò che lei aveva da dire?
R: L’unica informazione che avevo sentito su san Paolo era che qualcosa gli accadde sulla
via di Damasco. E che aveva a che fare con l’accecamento. Non so se ne ho sentito
parlare in qualche conversazione. Ma per la verità la storia non è esatta, come viene
raccontata da Luca. Si capisce che da allora sono diventato uno studente totale. Da
quando abbiamo pubblicato il libro ho trascorso ore ed ore di ricerca per scoprire perché
c’erano discrepanze in quello che io, attraverso la memoria di Paolo, stavo condividendo
con il mondo, paragonato con ciò che si trova nelle scritture. Trovai che Luca aveva la
tendenza di inventare le cose. Una delle storie che egli cambiò, che non era esatta, era ciò
che accadde a Paolo sulla via di Damasco.
D: Qual è la prova che Luca stava inventando le cose?
R: Perché la sua informazione non è esatta.
D: In altre parole, la storia sua e di Luca non combaciano e quindi lei assume che la sua
sia giusta e quella di Luca sbagliata?
R: Sì, so che è la verità. Luca dice che Paolo era sulla via per Damasco per perseguitare
degli ebrei che vivevano in Siria i quali accettavano Gesù come il Messia. E’ ciò che
scrisse negli Atti. Può immaginarsi che un ebreo di Gerusalemme viaggerebbe per 80 km
nel deserto per perseguitare dei siriani, perché non gli piaceva il modo in cui stavano
praticando la loro religione? Non ci sarebbe voluto neanche un minuto perché venisse
gettato in prigione. Sarebbe stato come se Saddam Hussein avesse mandato delle
persone dall’Iraq a Virginia Beach per perseguitare la gente dell’A.R.E. perché stanno
praticando il cristianesimo piuttosto che la fede musulmana. Paolo andò a damasco per
affari. Inoltre Luca lo fa andare a cavallo e lo fa colpire da un fulmine. Non si va su un
cavallo per attraversare il deserto per 80 km. In effetti Paolo contrattò per andare con una
carovana, un’organizzazione professionale che procurava un cammello per scopi di
trasporto, nonché cibo, riparo e protezione dai banditi - 80 km erano un viaggio molto
lungo. Quando si arrivava a Damasco c’era una porta per i pedaggi. Quando la loro
carovana raggiunse Damasco era notte, la porta era chiusa e loro dormirono in tenda nel
deserto; e fu allora che Paolo si svegliò nel cuore della notte e si sentì spinto ad inoltrarsi
nel deserto, dove Gesù gli apparve, ed ebbe l’esperienza di Gesù che chiese se era
pronto a prendersi l’impegno di passare il resto della sua vita insegnando i messaggi di
compassione ed amore. Quindi questo è in conflitto con la storia di Luca. Ma, come dissi,
Luca inventò le cose. Questo era anche uno dei problemi che Paolo aveva con Luca
durante la sua vita. Luca ero l’unico discepolo a non essere ebreo-cristiano. Era un non
ebreo cristiano. Non era vissuto durante il periodo della vita di Cristo. Era nato dopo la
morte di Cristo ed era antisemita, cosa che traspare anche dai suoi scritti.
D: Di chi fu l’idea di trasformare le sedute di regressione in un libro?
R: Julia ed io pensammo che fosse una storia così importante che avremmo dovuto
metterla a disposizione del pubblico.
D: Perché? Qual era il suo elemento importante?
R: Nella storia c’erano i veri messaggi di Gesù, di compassione e amore. Spiegava che
cosa era accaduto A Lui. E quali furono le ragioni che Lo portarono alla fine sulla croce,
quale fu la motivazione dei discepoli per diventare apostoli e per formare il cristianesimo.
Gran parte delle informazioni era molto più dettagliata che nelle scritture. Sentivamo che
avrebbe anche chiarito alcune discrepanze create dalla chiesa pre-medievale del quarto
secolo che aveva creato una versione diversa di alcuni degli eventi. Quando Costantino
era l’imperatore di Roma ed il primo imperatore ad abbracciare il cristianesimo, la chiesa
decise che il modo di controllare la mente e il cuore della gente fosse attraverso la paura,
non attraverso l’amore. Così crearono un Dio che puniva. Crearono il concetto di nascere
nel peccato dal momento in cui usciamo dal grembo di nostra madre. Che Dio ci ha
condannato all’inferno, a meno che la chiesa non ci salvi la vita. E da dove è venuto
l’inferno? Circa 2000 anni fa ci fu una discarica fuori Gerusalemme chiamata Geenna, il
luogo in cui la gente di Gerusalemme portava i propri rifiuti, la loro spazzatura. Quando
una persona si infuriava con un’altra essa era solito dire: “Va’ a passare il resto della tua
vita a bruciare nella Geenna.” La parola Geenna, che si traduce in italiano con “inferno”, si
trova nel dizionario cattolico della bibbia. Quello è il concetto saltato fuori dalla chiesa premedievale
per mettere paura nel cuore della gente: il Dio che punisce, le forze malvagie
nel mondo che vogliono appropriarsi della vostra vita, la colpa e il peccato con cui siete
nati e la redenzione-salvezza che potreste ricevere solo dalla chiesa nell’arco di un’unica
vita. Altrimenti andrete all’inferno. E’ sbagliato, ma l’hanno predicato per 1600 anni.
Dio vuole che abbracciamo l’amore universale e la compassione universale. Siamo
tutti fratelli e sorelle. Siamo tutti figli di Dio. La mia missione è insegnare i veri messaggi di
Gesù e Paolo.
D: Ha avuto dei timori per la pubblicazione del manoscritto?
R: Nel 1994 quattro maggiori case editrici di New York vollero pubblicare il manoscritto.
Non ebbi il coraggio di farlo. Dissi: “La gente non crederà alla storia. Distruggerà la mia
privata, la mia vita di lavoro, la mia vita sociale. Nuocerà alla mia famiglia.” Lo considerai
una faccenda chiusa. Ma scoprii che non si possono frustrare le idee di Dio. E
il 14 gennaio 1995 accadde qualcosa di così drammatico nella mia vita che
cambiò di 180 gradi.
D: Che cosa fu?
R: Beh, fino a quel momento pensavo che gli angeli facessero parte della
stessa scatola di giocattoli come la fata dei denti e il coniglietto di Pasqua. E
trovai di aver torto. Il 14 gennaio 1995 ebbi la prima di oltre 50 esperienze
angeliche. Fu così drammatico. Essi dissero: “Nick, uno dei doni che Dio ha dato a te e a
tutti noi è il dono del libero arbitrio. E’ la tua scelta se vuoi andare avanti e condividere la
storia, nonché la storia di come ora stai avendo un intervento angelico nella tua vita.” Fra
parentesi, gli angeli sono i messaggeri di Dio. Essi mi dissero che il numero 444 avrebbe
avuto una parte molto importante nella mia vita, che avrebbero introdotto molti testimoni
che avrebbero autenticato la mia esperienza intorno al numero 444 e il potere dell’amore
di Dio, così che questo mi avrebbe dato la fiducia e il coraggio necessari, nel caso che
avessi scelto di andare avanti e di condividere questa storia con il mondo. Bob, abbiamo
ricevuto migliaia di lettere da persone di tutto il paese e ora da tutte le parti del mondo,
dato che il libro viene ora tradotto in altri paesi, le quali hanno esperienze angeliche.
Alcune delle storie sono nel mio nuovo libro Nella Verità di Dio.
D: Ha mai letto qualche libro di Edgar Cayce?
R: Molti anni fa lessi il libro di Jess Stearn Il Profeta Dormiente. Ne fui affascinato. Poi
lessi un altro libro che ebbe a che fare con le sue letture di medicina. La cosa interessante
è che c’è una storia in I Messaggeri in cui Paolo dice di aver nominato un amico di nome
Lucius a Laodicea per una posizione di responsabilità come ministro. Alla fine Paolo fu
molto infastidito, perché Lucius ebbe un legame sentimentale con una donna romana di
nome Vesta e ebbe con lei due figli. Inoltre ci fu qualche legame fra la moglie di Lucius e il
giovane apostolo Marco. Condivisi quella storia nel mio libro tramite la memoria di Paolo,
dicendo come Paolo aveva preso qualche decisione riguardo a certe regole che voleva
istituire nella chiesa. Ho ricevuto probabilmente quattro o cinque lettere nell’ultimo anno da
persone che mi scrissero che in una delle sue letture Edgar Cayce descrive, forse con più
dettagli, gli stessi identici fatti.
D: Penso che sia vero. Dovrei controllarlo e lo farò, ma suona vero.
R: Naturalmente mi commosse molto, perché è una storia che non si trova nelle scritture.
Così è una collaborazione fra la mia esperienza e ciò che Edgar Cayce confidò alla
persona per la quale diede la lettura. D’altra parte dovrebbero essere le stesse se
riceviamo informazioni dalla stessa fonte e se abbiamo a che fare con la verità.
D: Ora lei dice che Gesù non rivendicò poteri speciali per guarire, che noi tutti possediamo
tali poteri se siamo tutt’uno con Dio.
R: Gesù prestò Se Stesso come canale per la gente. Credo sinceramente con tutto il
cuore e con l’anima, Bob, che se Gesù fosse con noi in questo momento - lo è nello spirito
- ma fisicamente con noi in questa stanza, che direbbe a lei e a tutti i vostri lettori che è
pronto per essere la guida spirituale per chi Lo vuole. Che siano indù o buddisti o di fede
ebraica o cristiani o di nessuna religione. E Gesù insegnò che Dio risiede in ognuno di noi.
Ognuno di noi ha lo spirito di Dio in sé. Abbiamo la capacità di caricarci di potere per fare
delle guarigioni. Egli potrebbe essere un canale per aiutare in quelle guarigioni, ma dice
anche che avremmo quella stessa capacità se avessimo la fede e la comprensione del
potere che lo spirito di Dio ci conferisce, per il fatto che siamo figli di Dio.
D: Come l’ho compreso io, lei ha detto che Gesù ha affermato che, quando il corpo muore,
lo spirito continua a vivere e ritorna o ha la possibilità di ritornare in un’altra vita. In altre
parole, reincarnazione.
R: Nel quarto secolo d.C., sotto il regno di Costantino, un gruppo di studiosi tradusse le
Scritture dall’antico latino nel latino contemporaneo. Le Scritture erano andate
dall’aramaico al greco antico all’antico latino. Istruissero gli studiosi di togliere dalle
Scritture tutto quello che avesse a che fare con la reincarnazione. Ma omisero di farlo in
15 luoghi. Nel periodo in cui Gesù camminò sulla terra c’erano tre sette di religione
giudaica: i farisei, i sadducei e gli esseni. I sadducei dissero: “Non sappiamo che cosa
succede quando lo spirito muore.” E quella credenza è rimasta ancora oggi. La religione
ebraica tradizionale dice che non lo sappiamo. I farisei e gli esseni credevano
assolutamente nella reincarnazione. Era una parte molto importante della loro vita, come
lo era per Gesù e Paolo. In una lettera ai romani Paolo dice che ci fu un tempo in cui
desiderava le cose altrui. Ma non era peccato, perché era prima dei dieci comandamenti.
Poi disse di essere morto. Ma ora, quando desidera le cose altrui, dato che abbiamo le
leggi di Mosè, è peccato. Stava lottando continuamente fra la carne e lo spirito. Quindi
persino Paolo riconobbe di essere vissuto prima di Mosè.
D: Un punto molto forte, secondo me, è quando lei ha detto che Gesù disse alla gente che
i sacerdoti che stavano insegnando l’ira di Dio sbagliavano. Che Dio è un Dio di amore,
piuttosto che un Dio di rabbia.
R: In tutto il Vecchio Testamento troverà diversi periodi in cui la personalità e il carattere di
Dio stavano cambiando. Quando Re Salomone e Re Davide furono al potere, che sarebbe
la parte del Vecchio Testamento chiamata ‘Le Cronache’, Egli era un Dio guerriero che
prendeva la spada e li conduceva in battaglia e uccideva i loro nemici a migliaia. Altre
volte si aveva un Dio arrabbiato. Altre volte si aveva un Dio che puniva, come nel caso di
Noè o nella storia di Sodoma e Gomorra. Ma quando Mosè tornò dal Monte Sinai con i
Dieci Comandamenti, tutto ad un tratto abbiamo un Dio morale. Ora, quale Dio è giusto?
C’è solo un Dio ed è un Dio amabile. Tutte quelle immagini di Dio furono create dall’uomo,
non da Dio. E’ come percepirono che Dio interveniva nella loro vita. Poi avete Gesù che
dice che Dio è un Dio d’amore. Dio non punisce i Suoi figli. Dio ama i Suoi figli. Quello fu il
vero messaggio di Gesù e dei Suoi apostoli.
D: Deve sapere che Paolo fu nei guai con moltissime donne per alcune delle cose che
disse, che le donne devono sottomettersi ai propri mariti. Crede in quello?
R: Mi faccia tornare a 2000 anni fa. A quei tempi le usanze e i costumi di quel giorno erano
che gli uomini lavoravano fisicamente per il salario e le donne si prendevano cura dei
bambini e della casa. Era l’usanza. Quindi è vero ciò che Paolo disse su quel rapporto - e
che ci doveva essere rispetto da entrambe le parti e che ci doveva essere la fedeltà fra
marito e moglie. Alcune delle cose di cui la chiesa pre-medievale cercò di incolpare Paolo
non sono esatte. Paolo disse dopo l’esperienza con Lucius che se siete un ministro di una
delle mie chiese e siete sposati voglio che ci sia fedeltà e amore e rispetto fra marito e
moglie. Se non siete sposati voglio che siate celibi. Ma se avete una relazione
sentimentale e sentite che non riuscite ad essere celibi, allora sposatevi. Non ha mai detto
che non ci si possa sposare. Quello venne creato dalla chiesa pre-medievale del quarto
secolo. Fecero questo perché non volevano che i loro sacerdoti si sposassero, per paura
che quando morivano avessero lasciato la loro ricchezza a moglie e figli. Volevano che la
ricchezza restasse alla chiesa. Così crearono questa rete di interessi del clero non
sposato e ne incolparono Paolo, sebbene essi stessi avessero molte amanti. Così Paolo
ebbe una critica molto aspra. Paolo amava le donne.
D: Lei ha detto che Paolo non si è mai sposato e che Paolo “ricevette i benefici che si
avrebbero in un contratto di matrimonio senza avere il contratto di matrimonio.” In altre
parole, lei ha preferito poter cambiare relazione in qualsiasi momento e così
ha fatto.
R: Il matrimonio in quei giorni consisteva letteralmente in un contratto
piuttosto che in una semplice cerimonia. Paolo viaggiava tutto il tempo.
Sentiva che il suo stile di vita non si prestava al matrimonio. Sarebbe stato
scorretto per la persona se avesse preso moglie, perché non rimaneva mai
molto a lungo in un posto, una volta che era diventato apostolo, ma allo
stesso tempo diceva alla gente di non avere legami carnali a meno che non fossero
sposati. Paolo si sentiva molto in colpa per questo. Era una spina nel suo fianco, una
debolezza della sua carne. Ne ha scritto nelle sue lettere. Me lo chiedono spesso: qual era
questa spina nel suo fianco di cui parlava? Beh, Paolo persino dice nella sua lettera ai
romani che la mia debolezza nella mia carne è la lussuria, anche se il mio spirito mi dice
che non dovrei fare questo. Sapeva di essere un ipocrita e questo gli dava fastidio.
Riconosco che Paolo aveva questo problema e che diceva agli altri di non avere rapporti
carnali se non erano sposati. Ma lui stesso amava davvero le donne e aveva diverse
amicizie in varie parti del mondo mentre viaggiava.
D: Una ragazza in ogni porto ?
R: Una ragazza in ogni porto. Paolo non disse mai di essere un santo. Lo fecero santo
dopo che era morto.
D: Ha sentito parlare di altre persone che pensavano di essere stato Paolo?
R: Prima di venire qui per trovarvi mi hanno detto che c’è stato un uomo che è deceduto
ora, Paul Solomon, che apparentemente sentiva di essere stato l’apostolo Paolo. Non so
nulla di lui ma comunque non mi disturba affatto. La ragione per cui dico questo è che non
penso che sia importante che cosa uno ha fatto 2000 anni fa o 1000 anni fa. Penso che
sia importante che cosa si fa oggi con la propria vita.
D: Lo penso anch’io.
R: Sa, lei potrebbe essere qualcuno che è stato Michelangelo in una vita passata, ma che
oggi non ha mai preso in mano un pennello. Che differenza fa chi eravamo allora? Quindi
non mi dà fastidio se ci sono delle persone che leggono questo articolo e dicono: “Oh, non
posso credere che quest’uomo possa essere stato la reincarnazione di Paolo.” E’ il
messaggio che è importante, non il messaggero.
D: Penso che abbia ragione. Che cosa vede per il nuovo millennio?
R: Vedo che la leadership nel mondo nel prossimo futuro non sarà una leadership politica.
Sarà una leadership spirituale, dove la gente si renderà veramente conto che siamo tutti
fratelli e sorelle e i miliardi e miliardi di dollari che vengono spesi oggi per armi e
distruzione verranno invece spesi per nutrire i bambini affamati del mondo, per schiacciare
le malattie e per alzare lo standard di vita per la gente nei quattro angoli del mondo. Credo
assolutamente con tutto il cuore e con l’anima che sarà quello che accadrà. Credo che
segni per questo accadranno in tutto il mondo e così la gente riconoscerà che non ce n’è
assolutamente alcun’altra spiegazione, scientifica o altra. Dio sta intervenendo nella nostra
vita. Proprio come migliaia di persone hanno ora esperienze angeliche dopo aver letto il
nostro libro I Messaggeri. Sempre più persone avranno quelle esperienze finché non
diventerà la vera vita. Quando stavo scrivendo Nella Verità di Dio pensavo che ci fossero
17 capitoli ed essi mi dissero che c’è un diciottesimo capitolo chiamato “Un’Onda
Spirituale di Coscienza”. Il 4 aprile dell’anno prossimo, che cade nella domenica delle
palme, come abbiamo scoperto più tardi, chiederemo alla gente in tutto il mondo di
partecipare con noi alla creazione di un’onda spirituale che inizierà sulla costa orientale
degli Stati Uniti, alle 4.44 di pomeriggio. Allora diremo tutti insieme una preghiera che mi è
stata data da Dio, dallo Spirito. La stessa cosa accadrà nella successiva zona di ora locale
e ancora in quella successiva finché raggiungerà l’Oceano Pacifico e attraverserà gli
oceani. Poi ogni quarta domenica di ogni mese alle 4.44 di pomeriggio ripeteremo questa
preghiera, non importa che cosa stiamo facendo. Potremmo cominciare con 50.000
persone che lo fanno. Ma quei 50.000 diventeranno alla fine 100.000, poi 200.000 finché
avremo effettivamente abbastanza persone che partecipino a questa coscienza spirituale,
in modo che possiamo letteralmente cambiare l’energia del nostro pianeta, così che tutta
la gente abbracci la volontà di Dio. E la volontà di Dio è che viviamo la nostra vita
manifestando l’amore universale, la compassione universale. E’ così semplice. Amore
universale, compassione universale - è quello che Dio ci sta chiedendo di fare.
‘Venture Inward’ novembre/dicembre 1998
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