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martedì 23 aprile 2024

La Lettura 281-59: un messaggio per il Natale del 1941

21 dicembre 1941, in conformità con la richiesta fatta dai presenti.
LETTURA
Gertrude Cayce: Alla luce agli affari mondiali agitati e dei tempi futuri
difficili, per favore dateci un messaggio di Natale che aiuterà quelli che
si sono riuniti qui a comprendere, incontrare ed aiutare altri ad
affrontare le condizioni nascenti con un atteggiamento più simile a
quello del Cristo.
Edgar Cayce: Considerando le condizioni che esistono nel mondo,
sarebbe bene che i presenti considerassero se stessi e i modi con cui
possono indurre altri a considerare l’argomento del Natale – lo scopo
per cui il Cristo venne sulla terra:
Dapprima – che il livello della coscienza dell’uomo possa essere tale
che egli, l’uomo, sia consapevole di Dio come di se stesso.
In secondo luogo – come in tutte le Sue promesse all’uomo – che
l’amore possa abbondare; che ci fosse una comunione CONTINUA con
Dio attraverso il Figlio, che offrì Se Stesso come un mezzo per
l’approccio dell’uomo al Padre.
Così, questo messaggio a tutti:
Mantenete quella consapevolezza della Sua presenza. Poiché, come
Lui ha detto: “Ecco, sono con voi sempre, fino alla fine del mondo.”
Benché in giro ci possano essere odio, avarizia, egoismo e quelle cose
che fanno paura all’uomo, state in silenzio nel vostro stesso cuore,
nella vostra stessa coscienza e sappiate che Lui E’ con voi.
Quindi, come date, così ricevete. Come Lui ha detto, l’amore del
Padre per i figli degli uomini è manifestata in quello spirito del Natale
che ora può essere elevato a quella coscienza, quel livello al di sopra
dell’abitudine mentale dell’uomo, del concetto dell’uomo della forza,
del potere o della potenza; e che la vera forza, la vera speranza, il vero
contributo è in quella voce della coscienza nell’intimo.
Non è nella tempesta, non nel clamore o nella conoscenza della
potenza della battaglia. Benché ci possa essere la distruzione della
vita, della proprietà (come la si conosce materialmente) – nessuno può
distruggere l’anima fuorché il sé! NESSUNO fuorché IL SE’!
Dio non ha voluto che alcun’anima perisse, bensì ha dato persino
Suo Figlio, che ha portato nel mondo quello spirito del Natale.
Lasciate che il vostro messaggio sia:
Vi E’ speranza in Lui. Poiché vi è la promessa attraverso “Ecco, sono
con voi sempre, fino alla fine del mondo”.
E benché il mondo, la terra possa passare, benché possa essere
distrutta, benché possa portare distruzione alle cose materiali,
facciamo affidamento su di Lui, sappiamo che c’è sicurezza in Lui.
Non TEMETE colui che può distruggere il corpo, ma piuttosto temete
colui che può distruggere l’anima in tormento. Allora nell’amore,
nell’obbedienza, nella preghiera seguiteLo.
Fa’ quindi che quel cuore, quella mente sia in te come fu in Lui –
“che vi amiate l’un l’altro”.
Per ora abbiamo terminato.
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