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venerdì 19 aprile 2024
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Le cronache akashiche e l’illusione del tempo

Penso che sia importante dire fin dall’inizio che è già molto difficile far entrare
nella mente l’argomento dell’illusione del tempo. Dopotutto il tempo è il mezzo con
cui prendiamo nota della storia, ordiniamo il passaggio degli eventi, organizziamo i
nostri giorni e progettiamo anche il nostro futuro. Tuttavia, allo stesso modo in cui
un sogno è considerato un’illusione dal sognatore quando si sveglia, il tempo è
un’illusione che sembra “reale” solo da uno stato di mente tridimensionale. Certo, è
un’illusione collettiva che stiamo subendo tutti, ma è comunque un’illusione –
un’illusione che le letture di Edgar Cayce analizzavano molti decenni fa mentre
esaminavano le dimensioni della realtà fisica che definirono come “tempo”,
“spazio” e “pazienza”.
Se prendiamo ciascuna di queste individualmente dal punto di vista di Cayce, il
tempo è essenzialmente un’esperienza nella coscienza. Il tempo è il veicolo
attraverso cui ogni anima conosce la crescita e l’illuminazione personale. Detto in
modo semplice, il tempo è una misurazione della crescita della coscienza.
Lo spazio riguarda un’esperienza nelle dimensioni. Noi siamo nella terza
dimensione. Il nostro compito – come scintille del Divino – è portare la divinità in
questa dimensione, la terra. In definitiva siamo dipendenti di Dio. La nostra
missione è introdurre la coscienza divina in questa dimensione.
La pazienza è connessa con l’esperienza di causa e effetto. Rappresenta la
natura del “karma” – la memoria dell’anima che sta alla base e che è connessa con:
“Ho fatto questo e questa è stata la conseguenza -” E’ la Pazienza che ci permette
di provare il fatto che per ogni “azione” ci sarà una “reazione”.
Benché le Cronache Akashiche costituiscano un intero argomento a sé e molti
individui comprendano le cronache come il database centrale di ogni cosa che è
accaduto nell’universo, queste cronache sono inestricabilmente connesse con
l’argomento del tempo per le ragioni seguenti:
Le Cronache Akashiche si tengono al corrente del passato, presente e futuro. Le
cronache del passato sono collegate con le memorie ed esperienze passate di
questa vita – così come con le memorie ed esperienze delle vite precedenti. Le
Cronache Akashiche del presente hanno a che vedere con una forza motrice che
porta ad ogni individuo esattamente ciò di cui ha bisogno nel presente, esattamente
nel modo in cui ne ha bisogno. Da questo punto di vista, le Cronache Akashiche
sono veramente il mezzo usato dalle Forze Creatrici per procurare ad ogni singola
anima i rapporti, le esperienze e le lezioni di cui quell’anima ha bisogno per la
crescita e lo sviluppo personali. In altre parole, Libero Arbitrio non significa che
riusciamo a scegliere ciò che siamo disposti ad imparare – solo che riusciamo a
scegliere quando siamo disposti ad impararlo. Per quanto riguarda il futuro, queste
cronache mettono costantemente insieme una raccolta sempre in evoluzione di
probabili futuri basati sulle scelte e le attività del presente.
E’ interessante notare che l’argomento dei viaggi nel tempo abbia qualcosa che
affascina la specie umana. Per esempio, si trovano oltre 10.000 libri sui viaggi nel
tempo su Amazon.com, e Wikipedia cita centinaia di film cinematografici su questo
argomento. Inoltre ci sono moltissime narrazioni su esperienze di viaggi nel tempo
in Internet. Alcune di queste esperienze si sono rivelate errori o bufale, come
l’esperienza di William Meister che apparentemente sarebbe tornato indietro nel
tempo di 2-3 milioni di anni, lasciando le sue orme come prove nelle formazioni
geologiche rocciose al tempo in cui gli umani non erano sul pianeta (Alla fine si
scoprì che le “orme” erano formazioni rocciose naturali e non orme.) E la bufala di
John Titor in cui un presunto viaggiatore nel tempo proveniente dal 2036 ritornò
nell’anno 2000 e fornì un elenco di eventi futuri – di cui nessuno si è ancora
avverato.
Tuttavia ci sono anche numerose altre “esperienze” di viaggi nel tempo che non
si possono accantonare così facilmente, come lo slittamento temporale MoberlyJourdain.
Charlotte Moberly (1846-1937) ed Eleanor Jourdain (1863-1924) erano
donne colte ed istruite che lavoravano come educatrici. Charlotte aveva superato i
50 anni ed Eleanor ne aveva quasi 40 quando il fatto si verificò.
Secondo la storia, durante un viaggio a Versailles esse lasciarono il giro normale
e finirono in una parte della zona recintata che sembrava piena di varie persone
vestite di abiti vecchi passati di moda. Uno degli uomini che poi incontrarono
sembrava coperto di vaiolo. Una delle donne indossava un vestito estivo vecchio di
secoli e assomigliava a dipinti che Charlotte aveva visto di Marie Antoinette. Le due
donne s’imbatterono inoltre in varie strutture e in un ponte che non riuscirono più a
trovare in un viaggio successivo.
Dopo aver paragonato le loro esperienze, Charlotte ed Eleanor
decisero che avessero in qualche modo incontrato dei fantasmi a
Versailles e, per evitare la notorietà e lo scherno della gente,
pubblicarono anonimamente un libro sulla loro esperienza
(“Un’Avventura”). Il libro fece molto scalpore in Francia e diventò
ancora più famoso quando, qualche tempo dopo la pubblicazione del
libro, fu trovata una piantina vecchia di secoli che confermò alcuni dei dettagli
storici della zona che erano stati osservati dalle due e non erano più visibili al
momento della loro esperienza. Per 30 anni l’identità di queste donne non era nota –
quattro anni dopo la morte di Charlotte.
Un’altra esperienza temporale non tanto facilmente da scartare è la storia di
Padre Ernetti, un sacerdote benedettino e scienziato che, a quanto viene riferito,
inventò negli anni ’50 una macchina del tempo, il “Cronovisore” per gli ufficiali del
Vaticano, perché potessero vedere nel passato. Lavorando con una decina di
scienziati del Vaticano, Ernetti e i suoi collaboratori, a quanto viene riferito, furono
in grado di creare una macchina che in qualche modo poteva leggere l’energia
elettromagnetica che proveniva dalla storia. Secondo quanto viene riferito, Ernetti
fu in grado di osservare una rappresentazione teatrale “dal vivo” che ebbe luogo a
Roma nel 169 d.C. Avrebbe anche osservato e fotografato la Crocifissione con la
sua macchina fotografica in bianco e nero. La foto del viso di Gesù fu persino
pubblicata da una rivista italiana nel maggio 1972. Tuttavia, dopo la pubblicazione
dell’articolo i funzionari del Vaticano furono preoccupati che la macchina sarebbe
caduta in nelle mani sbagliate, e, stando a quel che si dice, il Vaticano ordinò che la
macchina fosse demolita e che Ernetti e i suoi collaboratori serbassero per sempre
il silenzio sul congegno. Nel 1994 Ernetti morì senza aver rivelato il segreto della
costruzione del suo Cronovisore.
La storia di Ernetti è particolarmente interessante alla luce di alcune informazioni
ricevute tramite Edgar Cayce che esaminarono ciò che Cayce chiamava la
“macchina eteronica”. Cayce dichiarò che sia possibile creare una macchina che
alla fine leggerà le Cronache Akashiche. Una volta fu posta la domanda: “Capiamo
che le Cronache Akashiche sono registrate sull’etere. Non si può, quindi, inventare
uno strumento per indurre l’etere e così collegarsi alle cronache akashiche?” Cayce
replicò: “Questo può essere fatto – alla fine sarà fatto!” (443-5)
Per quanto sbalorditive possano sembrare queste esperienze di viaggi nel
tempo, la natura ultima del tempo indica che il viaggio nel tempo o almeno gli
spostamenti temporali nella coscienza siano sia probabili sia possibili. Nel presente
vediamo il tempo in modo lineare: passato - presente – futuro. Tuttavia Edgar Cayce
afferma ripetutamente che, fondamentalmente, il tempo non è lineare. Ecco alcuni
esempi dalle letture di Cayce:
- tempo e spazio sono letterali soltanto per la coscienza della mente finita
(2000-3)
Poiché nella comprensione di niente tempo, niente spazio, niente inizio, niente
fine, ci può essere una vaga idea di ciò che è la semplice transizione o nascita nel
materiale; come passare attraverso l’altra porta in un’altra coscienza. (5749-3)
Quanto alle apparizioni sulla Terra che stanno trovando espressione nelle
emozioni o nei sensi delle espressioni corporei stesse – queste, troviamo, sono
state numerose, e molte influenzano l’entità nel presente, e ci sono quelle che
possono durare più a lungo. Ricorda, nello spirito non c’è alcun tempo, salvo l’ora.
(2560-1)
 visto dallo spirito, gran parte del tempo e dello spazio in un concetto materiale
perde la sua relazione – e diventa ora. (2981-1)
Tenendo a mente quanto sopra, esiste solo l’ora (nunc)! Lascia intendere molte
possibilità strabilianti sulla natura del tempo e della coscienza. Tanto per
cominciare, dà una piega del tutto nuova alla natura della capacità psichica e della
capacità di un intuitivo di leggere il passato (retro cognizione) o di intravvedere il
futuro (precognizione). E se poi un sensitivo non va tanto avanti o indietro su una
linea cronologica lineare per vedere il passato o il futuro, ma invece è in qualche
modo in grado di separare la coscienza dalla percezione lineare del tempo e di
diventare invece consapevole di altre “realtà” che avvengono ora nel viaggio
dell’anima? In altre parole, dato che tutto il tempo è ora e tutte le nostre esperienze
stanno avvenendo allo stesso tempo, un sensitivo semplicemente sposterebbe la
percezione ad un’altra di queste realtà di ora.
Inoltre, dato che lo scopo del Viaggio dell’Anima è soltanto raccogliere
esperienze nella coscienza, e visto che il tempo è fondamentalmente un’illusione,
anche le vite passate dovrebbero essere variabili. In definitiva dovremmo essere in
grado di cambiare le nostre esperienze di vite passate tanto prontamente quanto
possiamo creare il nostro domani. Questo lascia anche intendere che tutti gli eventi
più importanti della storia umana stiano ancora accadendo in qualche regno
dell’ora. La galassia è ancora nel travaglio del Big Bang. L’impero romano sta
ancora costruendo strade in ciò che diventerà l’Europa. La Crocifissione sta
avvenendo proprio adesso. Mentre leggete questo, Lincoln sta dando il suo
indirizzo di Gettysburg. La popolazione globale ha superato i 10 miliardi. Abbiamo
finalmente raggiunto la pace sulla Terra. La lista continua.
Certo, non è facile cercare di capire tutto questo – o forse anche renderlo pratico
– dalla nostra attuale posizione vantaggiosa della coscienza tridimensionale. Come
minimo potremmo cominciare ad accarezzare l’idea che non c’è dolore, né
rimpianto, né memoria che in fine non possa essere guarito. Soprattutto potremmo
accettare il concetto che stiamo facendo l’esperienza di una coscienza fisica
limitata, ma alla fine la nostra coscienza non è limitata; è soltanto un frammento
della nostra realtà ultima nei parametri dello spazio e del tempo.
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