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martedì 16 aprile 2024

Il Tassobarbasso

Il Tassobarbasso
Oltre 140 le1ure di Cayce menzionano questa pianta dai fiori gialli dora?, descrivendo il più
delle volte il suo uso come tè, impacco o impiastro, meno spesso come risciacquo per le mani.
Alcune delle condizioni fisiche per le quali venne raccomandato il tassobarbasso comprendono
vene varicose, flebite, calcoli renali, dolore, gonfiore, ferite e infiammazione.
Gli Impiastri con Tassobarbasso
Una compressa o impiastro è un ?po di impacco, di solito riscaldato, che comprende una
massa di sostanze risanan? che viene sparsa su un panno e poi applicata su ferite, zone infiammate
o altre lesioni sul corpo, generalmente allo scopo di procurare un caldo umido, dare sollievo al
dolore o di agire come revulsivo o an?seKco.
Nel caso del tassobarbasso sono preferibili le foglie verdi fresche, se è la stagione. “Raccogli
le foglie di tassobarbasso, schiacciale e versa dell’acqua bollente su di esse (in un contenitore
smaltato o di vetro). Quindi applicale sulle zone colpite.” (5037-1) Le foglie vengono quindi messe
o dire1amente sulla pelle o con “solo una soKle garza fra la pelle e il tassobarbasso, vedi, così
possono restare a posto.” (1355-1)
Una volta che l’acqua bollente si è raffreddata, così afferma un’altra le1ura, così che è
possibile immergerne le mani per togliere le foglie, “non spremere tu1o il succo dalle foglie perché
dovrebbe essere sufficiente per inumidire il cotone che è stato messo sulla garza, chiaro?” (304-45)
Chi ha messo il tassobarbasso sulle vene varicose ha riferito con gra?tudine un sollievo veloce.
Diverse le1ure menzionano di usare 3 a 4 spessori delle foglie bollite per l’impacco. Alcune
raccomandano di aggiungere asciugamani o panni pesan? in cima all’impacco “per tra1enere il
calore” (1888-1) o di usare uno scaldino ele1rico a questo scopo.
Per determinare la collocazione corre1a dell’impacco veniva usato questo criterio: “Ora
useremmo gli impacchi di tassobarbasso maggiormente su quelle zone che sono la fonte dalla
quale gli ar? ricevono la loro aKvità circolatoria, e quelle porzioni intorno all’arto per ridurre il
gonfiore” (1541-6). Così, per calcoli renali, gonfiori, abrasioni o altre ferite, le potenziali regioni di
applicazione descri1e nelle le1ure potevano comprendere la parte posteriore del collo, addome,
fegato, spalla, ginocchio, coscia, le zone lombare, sacrale e del coccige. Dopo l’uso, la pelle può
essere pulita con una soluzione an?seKca.
Il tassobarbasso riduce il gonfiore e il fluido in eccesso, allevia dolore e irritazione: “non
serve solo per assorbire, bensì produce un rilassamento del sistema” (1375-1), e nel caso di
condizioni di reni e vescica aumenta le eliminazioni. “Il calore derivante dall’aKvità stessa o
dall’applicazione degli impacchi certamente apre - per così dire - i pori. E la natura stessa del
tassobarbasso è assorbire i veleni dal corpo stesso, alleviando il dolore e facendo eliminare le
accumulazioni a1raverso il sistema respiratorio” (988-7). Un’altra le1ura sos?ene semplicemente:
“... ques? impacchi daranno sollievo al canale alimentare e lo faranno funzionare in modo corre1o”
(5682-2)
Il Tè di Tassobarbasso
Nelle le1ure si consiglia inoltre di bere una tazza di tè di tassobarbasso usando foglie
fresche o essiccate. Per preparare questo tè si prendono circa 50 gr di foglie di tassobarbasso
schiacciate accuratamente, se si usano le foglie verdi (questo è preferibile) o 75 gr di foglie di
tassobarbasso, se si usano le foglie essiccate, le si me1ono in un litro di acqua quasi fredda - in un
contenitore smaltato o di vetro. Lo si fa arrivare quasi all’ebollizione, ma molto piano. Quindi si
toglie dal fuoco. Di questo si dovrebbero bere circa 50 gr al giorno. Il tè è da conservarsi in un
luogo fresco e deve essere preparato nuovo ogni due o tre giorni.
Alcune le1ure suggeriscono di bere il tè prima di colazione, altre di sera, prima di coricarsi.
La frequenza variava da una volta a diverse volte al giorno, ogni due giorni o una volta alla
seKmana, a seconda della gravità della condizione.
Quanto al suo scopo, una le1ura afferma: “...esso aiuterà nella circolazione,
nell’eliminazione degli acidi nel sistema, e nella circolazione nelle vene “ (243-38). Avrebbe inoltre
procurato “un’euforia per la depurazione della circolazione generale a1raverso gli organi del
sistema centrale, come fegato e reni” (5161-1). Un tè leggero di tassobarbasso avrebbe rido1o “la
tendenza di accumuli di linfa nell’addome e negli ar?” (409-36). Aiuterebbe inoltre “la condizione
generale dell’infiammazione nel sistema intes?nale” (1375-3). Infine il tè di tassobarbasso avrebbe
agito “come assistente nell’eliminare quei veleni che vengono ge1a? nel sistema in modo naturale
con la dissipazione dei disturbi a1raverso la linfa e la circolazione emuntoria, nonché le forze
infeKve” (1937-2).
A una persona le le1ure dissero di usare i fiori di tassobarbasso invece delle foglie, un
cucchiaino per mezzo litro d’acqua, bevendone 30 gr due volte al giorno. Questo avrebbe aiutato il
senso di ver?gine “e nell’aKvità delle reni di espellere - e i canali nel sistema per espellere i calcoli”
(843-6)

Da: True Health, o1obre 2006

Disclaimer: Il contenuto di questa sezione è soltanto informazione e non dovrebbe essere considerato come guida
all’auto-diagnosi o all’auto-tra1amento. Per ogni problema medico consultate un medico.
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