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mercoledì 24 aprile 2024

Per Sempre Viaggiatori delle Stelle

Per quanto ci identifichiamo con il pianeta Terra e la
nostra vita terrestre, le letture di Edgar Cayce sulle
Documentazioni Akasciche e la Coscienza Universale
raccontano una storia diversa. Dalla prospettiva di Cayce
siamo degli esseri celesti e attraversiamo la vasta distesa
dello spazio nella principale missione di conoscere noi
stessi e il nostro Creatore. Considerate questa lettura che
ho modificato per una maggiore chiarezza, e badate a questo punto:
“Quando un’entità passa da questo tempo presente o questo sistema
solare, questo sole, queste forze, essa passa attraverso le varie sfere - avanti
e avanti attraverso EONI di tempo o spazio - che conducono dapprima in quella
forza centrale nota come Arturo - più vicina alle Pleiadi. Alla fine un’entità
passa nelle forze interiori, nel senso interiore, poi esse possono di nuovo -
dopo un periodo di quasi diecimila anni - entrare sulla Terra per rendere
manifeste quelle forze guadagnate nel loro passaggio. Al suo ingresso, l’entità
assume quelle forme che si possono conoscere nelle dimensioni di quel piano
che essa occupa, essendovi non solo tre dimensioni come sulla Terra, ma ce ne
possono essere sette come su Mercurio, o quattro su Venere, o cinque su
Giove. Ce ne può essere solo una, come su Marte. Ce ne possono essere molte
di più come in quelle di Nettuno, o esse possono persino diventare nullo -
finché saranno purificate nei fuochi di Saturno.” (311-2)
Cayce iniziava le letture sulle anime per gli individui identificando le loro
influenze planetarie e stellari, spiegando che queste erano influenze dovute ai
viaggio delle anime attraverso queste dimensioni prima della loro
reincarnazione. Egli spiegò: “Via via che l’entità si muove da una sfera all’altra,
essa cerca la sua via verso la casa, verso il volto del Creatore, il Padre, la
prima causa.” (136-8) Cayce identifica la prima causa così: “Che ciò che veniva
creato fosse il compagno per il Creatore.” Questa è la ragione per cui siamo
stati creati, e come risultato, ciò che è stato creato (la nostra anima) riceve
delle opportunità per “mostrarsi non solo degno del Creatore ma compagno per
Lui.” (5753-1) Dato che stiamo parlando del Creatore di tutto il cosmo e di
ogni cosa in esso, siamo viaggiatori celesti delle stelle, anche se ci sentiamo
così terreni e terrestri nella nostra vita quotidiana.
Secondo Cayce il fatto che assumiamo molte forme in molte diverse
dimensioni e sfere ci aiuta a sperimentare l’interezza del nostro essere e della
coscienza del Creatore. Egli disse che “il sé è perso quando raggiunge
l’approccio sempre più vicino che si costruisce nella forma manifesta, che sia in
Pleiadi, Arturo, Gemelli o sulla Terra, in Arturo, Vulcano o Nettuno.” (136-83)
Eppure, nonostante assumiamo molte “forme” quando ci manifestiamo, la
nostra vera natura è “come luce, un raggio che non finisce, continua sempre a
vivere finché diventa tutt’uno nell’essenza con la fonte della luce.” (136-83)
Soggiorni Planetari
E’ affascinante che Cayce citò attività specifiche che le
nostre anime sperimentano nel loro viaggio nei “regni” di questo
stesso sistema solare che chiamiamo casa. Nella lettura 311-2 egli le descrisse
così: “La teoria comune che l’incarnazione sul piano terreno sia l’unica fonte di
incarnazione o apparizione è erronea, vedete. Quando un’anima entra nelle
forze di questo attuale sistema solare, i contatti o le relazioni relative
avvalorano i cicli di apparizione nelle varie sfere di sviluppo, in Mercurio, la vita
MENTALE, la sua posizione relativa rispetto al centro di questo sistema solare,
producendo quelle radiazioni in quelle forme che rappresentano il mentale nel
suo aspetto più ampio. Poi, in Venere, lo sviluppo è più nella forma
dell’AMORE. In Marte, il suo effetto e la sua posizione radiali intorno al centro
solare producono ciò che si conosce come vendetta, ira, pazzia e cose di
questo tipo; e non ci resta che prendere atto che ogni pensiero, ogni azione è
ciò che viene costruito. Sulla Terra abbiamo quella posizione in cui la materia
prende tutte le sue varie forme di presentazione di una data energia o forza
che viene irradiata dai vari effetti di questo aspetto solare, e assume una
forma CORPOREA, occupando una posizione, per così dire, di tre in una, o ogni
forza in QUESTA sfera assume quell’apparenza di ciò che si conosce come
triplice. In Giove assume quelle forze nobilitanti, e che esse vengano dalla
Terra, da Venere, da Mercurio, da Marte, esse sono AMPLIFICATE, esse sono
CAMBIATE nei loro aspetti, nelle loro forme, via via che vengono assunte
all’interno e intorno a questa sfera. In Saturno - là dove ogni materia
insufficiente viene gettata per essere rimodellata. Nella sfera di Urano assume
quelle forze note sul piano terreno come influenze occulte - che produce le
enfasi di molto buono e molto male, e le condizioni STRAORDINARIE.”
Nella lettura 900-10 Cayce identificò le influenze planetarie in questo
modo:
“Come in Mercurio appartenente alla Mente; su Marte alla Pazzia; sulla Terra
alla Carne; su Venere all’Amore; su Giove alla Forza; su Saturno all’inizio dei
dolori terreni, quel luogo in cui ogni materia insufficiente viene gettata per un
nuovo inizio. Su Urano come facente parte dello psichico; su quello di Nettuno
come appartenente al mistico; su Septimus come appartenente alla Coscienza;
su Arturo come appartenete allo sviluppo.”
Leggendo questo passaggio si è tentati a pensare che Septimus sia il
nome che Cayce dà a Plutone, ma nella lettura 826-8 egli disse che Vulcano è
Plutone. Septimus potrebbe essere il nuovo e decimo pianeta nel nostro
sistema solare che è stato scoperto recentemente dall’Osservatorio Palomar in
California, e nominato “Sedna” secondo la dea Inuit dell’oceano.
Secondo alcune altre letture di Cayce possono effettivamente esserci
altri due pianeti ancora da scoprire nel nostro sistema, per un totale
di dodici pianeti.
Stranamente le letture di Cayce rivelano che non è
necessario che moriamo fisicamente per viaggiare verso altre
dimensioni. Il sonno, che Cayce chiamò “l’ombra della morte”, offre
alla nostra anima un’opportunità per viaggiare. Ecco un esempio, nella
lettura 3412-2 per una casalinga di 66 anni: “Quanto alle emozioni da altri
soggiorni, o la vita onirica dell’entità, troviamo che Venere, Mercurio, Giove,
Saturno e Urano hanno portato quelle capacità...” Alcune parti della nostra vita
onirica sono tanto reali quanto la nostra vita fisica e permettono il viaggio
dell’anima ed esperienze in altre dimensioni che influenzano la nostra vita
fisica quotidiana.
Arturo e Altri Sistemi Solari
Oltre i viaggi planetari dell’anima Cayce diede molti viaggi stellari. Quello
più importante fu Arturo. Arturo rivendicò un posto speciale nella cosmologia di
Cayce: “Arturo è ciò che può essere chiamato il centro di questo universo,
attraverso il quale gli individui passano e nel cui periodo arriva la scelta
dell’individuo se deve ritornare per completare [il ciclo] in questo sistema
planetario - il nostro Sole, il sole della Terra e il suo sistema planetario - o
andare avanti verso altri.” (5749-14)
“Perché Arturo è quel punto di confluenza tra le sfere di attività in
relazione con la forza cosmica. Come quelle influenze indicate in Atlantide
furono un inizio, così Arturo nel presente potrebbe essere definito un inizio.”
(263-15)
Completare il Viaggio dell’Anima
Quando gli domandarono se era “necessario finire il ciclo del sistema
solare prima di andare verso altri sistemi”, Cayce rispose semplicemente:
“Necessario finire il ciclo solare.”
Alla domanda “l’unione può essere raggiunta in qualsiasi sistema, o deve
avvenire in uno in particolare?” egli rispose: “Questo dipende naturalmente dal
sistema in cui l’entità è entrata. Essa [l’unione] può essere completata in uno
qualsiasi dei tanti sistemi.” Visto dalla sintonia profonda in trance di Cayce con
la Coscienza Cosmica ci sono chiaramente “molti sistemi” in cui un’anima può
raggiungere l’unione col suo Creatore e il suo scopo di esistenza.
Alla domanda “Il ciclo solare deve essere terminato sulla Terra, o può
essere completato su un altro pianeta, o ogni pianeta ha un ciclo suo che deve
essere portato a termine?” Cayce rispose: “Se è stato iniziato sulla Terra deve
essere terminato sulla Terra. Il sistema solare di cui la Terra fa parte è soltanto
una parte del tutto. Perché, come indicato nel numero dei pianeti intorno alla
Terra, essi appartengono tutti allo stesso e sono relativi uno all’altro. E’ il ciclo
dell’intero sistema che è terminato, chiaro?”
Alieni che Visitano il Nostro Pianeta
Dando una lettura sulle vite passate per una donna che era stata una
sacerdotessa fra il popolo dei Maya Cayce menzionò casualmente che la sua
incarnazione Maya fu appena prima di un periodo in cui la Terra veniva visitata
da esseri “da altri mondi o pianeti”. (1616-1)
“Perciò gli scopi in un’esperienza servono allo sviluppo di quelle forze e
influenze in tal modo che l’essere dell’entità nella sua totalità - anima-corpo,
anima-mente - diventi più simile a Dio, più simile a Cristo o al Figlio. Perché
noi, ognuno di noi, non siamo alieni bensì figli e figlie del Padre, e dovremmo
manifestarci in tal modo da esserne degni.” (1483-1)
Ancient Mysteries, novembre/dicembre 2005)
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