Il Sapere Deve Essere Applicato
Non è ciò che la mente sa ma ciò che la mente applica di ciò che sa a produrre gli avanzamenti
psichici, mentali o materiali. 444-1
Non ci sono scorciatoie alla conoscenza, alla saggezza, alla comprensione - - queste cose devono
essere vissute, devono essere sperimentate da ogni singola anima. 830-2
Sappi - - il Signore tuo Dio è Uno. E tutto ciò che sai del bene deve prima di tutto essere dentro il
sé. Tutto quello che puoi sapere di Dio deve essere manifestato attraverso te stesso. Udire di Lui
non è conoscere. Applicare e vivere ed essere è conoscere! 2936-2
Comunione con Lui significa fare; non ritirare il sé da tuo fratello, dal tuo vicino, nemmeno dal tuo
sé - - ma piuttosto applicare il sé ai doveri materiali, mentali e spirituali, come è noto. 99-8
La conoscenza è un bene, ma conoscenza senza le opere o senza l’applicazione è peggio che inutile.
1510-1
La conoscenza di Dio è una cosa che cresce, poiché cresci in grazia, in conoscenza, in
comprensione man mano che applichi ciò che sai. Ma ricorda, come dato da Lui, sapere di fare del
bene e non farlo è peccato. 281-30
La conoscenza senza la capacità pratica di applicarla può diventare peccato. Poiché conoscenza
applicata male è stata la caduta - - o la confusione - - in Eva. 281-63
Man mano che usi ciò che sai ti viene dato sempre più luce per sapere da dove sei venuto e dove
stai andando! 364-4
Metti in pratica giorno per giorno ciò che è noto. Non qualche grande atto o azione o discorso, bensì
riga su riga, regola su regola, un po’ qui, un po’ là. 257-78
Quando usi ciò che hai in mano giorno per giorno ti può essere dato il passo successivo. Non tutto
subito, poiché queste cose diventano piuttosto schiaccianti se si ottiene più di ciò che può essere
usato nel presente. 1695-1
Non è la conoscenza, né il potere né la potenza, bensì la semplicità dell’applicazione che è la
saggezza dei saggi, la comprensione delle Forze Creatrici. 1318-1
La conoscenza non può essere indossata come un mantello, ma deve essere una crescita interiore
verso ciò che è stato stabilito come ideale. 256-5
La vita è seria, la vita è lavoro, la vita è fare; non averla versata addosso, non riceverla in dono - -
bensì lavoro! 1235-1
Lo Spirito non chiede a nessuno di vivere ciò che non è già conosciuto e compreso. Nel fare arriva
la conoscenza, la comprensione per il passo successivo. 262-25
Non accrescere la conoscenza soltanto per la tua stessa rovina. Ricorda Adamo. Non ottenere ciò
che non puoi rendere costruttivo nelle tue proprie esperienze e nell’esperienza di coloro che contatti
giorno per giorno. Non tentare di forzare, costringere o anche di inculcare la tua conoscenza a
qualcun altro. Ricorda ciò che il serpente fece ad Eva. 5753-2
A meno che uno non sia buono per qualcosa, a meno che non sia per far apprezzare all’esperienza
di qualcun altro l’opportunità della benedizione dello spirito della verità nelle loro attività, esso, alla
fine, deve diventare inutile. Perciò non la religione, e nemmeno la bontà, ma piuttosto
l’applicazione pratica non delle regole ma degli atti e dell’anima della Coscienza Cristica nel
mondo materiale deve essere cercata. 276-6
Perdona se vuoi essere perdonato. Quello è sapere. Sii gentile se vuoi avere degli amici. Quello è
sapere. Sii amabile se vuoi avere anche l’amore di tuo Padre; poiché Egli è amore. Questo è
davvero sapere. 262-97
Il sapere di per sé può quindi essere di interesse, ma ciò che l’anima individuale fa con il sapere è
ciò che produce progresso, sviluppo, pulizia di quelle condizioni o esperienze che producono
angoscia o disturbi in se stesse. 555-1
Che cosa è il sapere? Ogni sapere, ogni potere è stato dato in Sua custodia. Poiché Egli è la luce,
Egli è la via, Egli è la verità, Egli è il potere!
Coloro che cercano di usarlo troveranno, come Egli ha dato: “Se mi amate seguite i miei
comandamenti . E i miei comandamenti non sono dolorosi, piuttosto [dicono] che dovete amarvi
l’un l’altro, proprio come io ho amato voi.”
Così ci può essere la luce; non predicando nella tua esperienza, non tiranneggiando gli altri, ma
piuttosto essendo ciò che è stato indicato nelle esperienze di ognuno. Così puoi produrre un
sentimento, una consapevolezza della presenza di forza, della presenza di bellezza, della presenza di
pazienza, della presenza di gentilezza; e, come complemento a queste cose, amore fraterno,
comprensione, la consapevolezza di forza, la consapevolezza di continuità di pensiero, di vita, di
speranza, di quelle cose che non sono che espressioni di quella forza che è manifesta nella vita di
Gesù, il Cristo. 2533-7
Così è spesso stato detto, il timore del Signore è l’inizio della saggezza. La saggezza è quindi il
timore di applicare male il sapere nei tuoi rapporti con te stessa, con il tuo prossimo. Poiché come
sei onesta, come sei paziente, come sei sincera con te stessa quando ti incontri con il tuo Dio, il tuo
Salvatore, il tuo Cristo nella tua meditazione così sarai nei tuoi rapporti con il tuo prossimo. 281-28
D- Per favore descrivete il progetto migliore per Archie Adlman per cominciare ad utilizzare il
lavoro come manager.
R- Dapprima trova il sé e rendi il sé giusto con Dio, poiché l’inizio della saggezza è la conoscenza
dell’Unico Sacro, e la risposta è dentro di te. Su tale cosa devono essere costruiti tutte le
fondamenta, esplorazioni e progetti perfetti. 254-12
Quindi, come ti manifesti davanti al tuo prossimo, come fai al più umile del tuo prossimo lo fai al
tuo Signore, il tuo Dio. Questo è il timore del Signore e l’inizio della saggezza. Non che la
conoscenza sola sia la via. Benché possa essere potere, tale potere può essere usato per la rovina del
sé. Poiché c’è una via che sembra giusta ai figli degli uomini, ma la fine può portare la morte. Egli è
Dio, Egli è il Salvatore, Egli è il Padrone della vita, non della morte. Egli è il Dio dei viventi, non
dei morti.
Nell’applicazione di quelle regole, di quei principi quando si ha a che fare con gli altri essi possono
essere manifestati nel frutto dello spirito - pazienza, sopportazione, dolcezza, gentilezza, amore
fraterno. Queste cose sono le manifestazioni dello spirito di quel Cristo. Nel sé possono crescere,
dato che nel sé c’è la capacità di arrivare a quella conoscenza, quel risveglio della Sua promessa che
dimora sempre in te. E tale somministrazione di amore può portare negli altri guarigione nel corpo,
nella mente. 2441-4
D- [Un messaggio personale per 538, Gertrude Cayce]:
R- Svuota il cuore e la mente da quelle cose, quelle esperienze, quelle idee che ti separerebbero
dalla vera conoscenza di Cristo, di Dio, in Lui. Poiché sebbene Egli fosse nel mondo e soggetto ad
esso e che vedesse tutte le piccole e meschine malizie, i conflitti, e pianse per tutte queste cose, Egli
diede - e diede - e DIEDE finché il sangue scorse dal Suo corpo. Queste siano quindi delle
opportunità nella tua esperienza; perché tu possa davvero essere pulita nel tuo vivere, nelle tue
parole, nella tua vita davanti a tuo fratello, il tuo Cristo. Poiché Egli ti darà la conoscenza. Egli ti
darà la comprensione se vuoi dedicarti a Lui ora - mentre la luce della tua vita si sta sviluppando,
mentre le benedizioni del Suo amore sono tutte intorno a te. Poiché la conoscenza del Signore è fare
come Lui. Benché il mondo possa riderne, benché il mondo possa sogghignare, tu sai in chi hai
creduto e sai che Egli è in grado di proteggerti contro ogni esperienza se tieni ben saldamente la Sua
mano. 262-98
D- In che cosa ho fallito con lei o ho fallito con la mia stessa anima e il suo progresso?
R- Dio ti indica forse le tue mancanze? La legge è perfetta. Studia per mostrarti approvato da un
ideale. Hai un ideale - spirituale, mentale, materiale? Conservi la fede che professi nella tua
conoscenza? Conoscenza senza opere è peccato. Il peccato giace alla tua porta se manchi a
conservare la fede.
Queste domande possono trovare risposta soltanto nel sé. Nessuno ha reso chiunque altro un
giudice! Il tuo sé più alto, dell’anima è per sempre il giudice. E il tuo angelo - come l’angelo di
tutti, o l’ombra di ciò che ti è possibile essere - sta davanti al trono, sempre, per intercedere -
attraverso Lui che ha mostrato la via.
Che tipo di considerazione e attività hai dato? Solo tale caso può essere presentato per quel
giudizio.
Lo Spirito è pronto, la carne è debole; la mente è spesso zelante, gelosa, senza fede. 815-7
Sappi che non è nella conoscenza sola. Poiché conoscenza senza applicazione pratica della stessa
diventa peccato nell’esperienza di molti. Non è quindi quello che sai che conta, ma quello che fai
con ciò che sai!
Poiché è riga su riga, regola su regola, un po’ qui, un po’ là. Non quindi qualche grande azione per
dimostrare l’amore del Dio-Padre, bensì semplicemente essere gentile, semplicemente essere
paziente, semplicemente essere umile. Queste cose dimostrano nei tuoi rapporti con il tuo prossimo
giorno per giorno che cammini davvero, che parli davvero con il tuo Creatore - il quale ha promesso
di incontrarti nel sancta sanctorum nel tuo stesso sé! 1456-1
Le capacità al presente come direttore d’orchestra o scrittore di canzoni o versi possono essere una
parte dell’esperienza dell’entità, a condizione che egli non sia un “pallone gonfiato” o che abbi
un’opinione di sé più alta di quanto non dovrebbe; ma avendo ideali e principi, avendo degli scopi e
coordinandoli, sapendo che ogni altro individuo ha tanto diritto sulla terra quanto lo hai tu stesso,
anche se, sotto qualche punto di vista, può non essere altrettanto avanzato nella sua cultura. Poiché,
ricorda, la conoscenza - o la ricerca dell’albero del sapere - è il peccato. E’ l’uso di ciò che sai per la
gloria di Dio che è rettitudine. Dio non è uno che rispetta le persone per il bell’aspetto di qualcuno,
né per le sue capacità. Egli rispetta l’individuo per i suoi scopi, i suoi propositi, i suoi desideri.
Ricorda quello. 3633-1
Nello studio dei dati sulla conoscenza, questo argomento presenta al presente un modo triplice; la
conoscenza secolare; la conoscenza mondana; l’applicazione individuale - l’interpretazione del sé
della conoscenza del corpo, la conoscenza della mente, la conoscenza delle forze spirituali.
Possa allora venire ad ognuno, come è stato dato da colui che vorrebbe ragionare, aiutarvi, dirigervi
attraverso queste esperienze; non al posto del vostro Maestro, il Cristo, bensì come l’amato di Lui
sulla terra; perché possiate essere tutt’uno nella mente, nello scopo, perché il giorno del Signore
possa avvicinarsi a voi, e perché possiate avere l’amore più grande, la pazienza più grande l’uno
con l’altro.
Poiché la Sua misericordia, la Sua pazienza, durano per sempre, e sareste come Lui se Lo
conosceste, se voleste essere Suoi.
Come ho dato quindi ciò che abbiamo ricevuto, ciò che diamo, Dio è un Dio di conoscenza. Poiché
Egli giudica l’uomo dalle sue attività. Egli è luce, e in Lui non vi è oscurità alcuna.
Rimanete quindi nella luce quando studiate per mostrarvi, ognuno di voi, approvato da Dio; un
lavoratore che non si vergogna di quelle cose che rivelano la vostra sincerità, il vostro fervore nello
studio della conoscenza del vostro Dio. Ricordando questo: Il primo non fare fu “Non dovete
mangiare dell’albero della conoscenza del bene e del male, poiché il giorno in cui ne mangerete
dovrete sicuramente morire.”
In questo inizio dobbiamo quindi impegnarci a dare quel concetto che l’uomo, per così tanto tempo,
ha reso ridicolo, così sembra, agli occhi del Creatore; ostentando questa conoscenza di cose che
sono, che sono sempre state. Ma l’uomo nella sua avidità, nel suo proprio egoismo, si è così spesso
disprezzato per mezzo della stoltezza stessa della sua saggezza ...
Poiché, come è stato detto nei tempi antichi, se il Signore è con uno Egli mette diecimila in fuga.
Che cosa quindi farete voi dodici? Siete delle luci per molti. Qual è la vostra scelta?
L’albero che è della conoscenza è davanti a voi. La vostra scelta deve essere fatta nel cuore di
ognuno.
Ricordando la Sua misericordia, ricordando la Sua preghiera come Egli diede: “Sì, Padre, perché
essi possano essere tutt’uno, proprio come io e Tu siamo uno, perché il mondo possa sapere che Tu
mi hai mandato.”
Volete quindi scegliere, non volete venire, dato che Egli ha scelto ognuno di voi per essere una luce
per coloro che siedono nel buio? Così Egli può, attraverso i vostri deboli sforzi (come vi sembrano,
sebbene nella forza della Sua potenza essi possono) muovere delle montagne di dubbio e paura nel
cuore di quelli che piangono - piangono perché possano conoscere il Signore, perché possano
comprendere la conoscenza di Dio.
Poiché la via è aperta, anche a voi, amati miei. Non perdetevi di coraggio per i dubbi che nascono.
Poiché Lui, il vostro Salvatore, è la vostra forza, è il vostro potere, anzi, il vostro sapere, se soltanto
vi volete svuotare da quelle forze secolari che hanno prodotto e producono differenze fra voi anche
nei vostri incontri. 262-96
Poiché sapere è potere; e ogni forza, ogni potere emana dall’unica fonte.
La vostra mente è stata allora capace di essere vuota e pronta per ciò che può essere dato ad
ognuno? Così voi come individui potete essere risvegliati all’influenza dell’amore del Maestro che
ripulisce, che rende puri, che porta nella vostra stessa esperienza la conoscenza del Padre come
vostro Dio, la vostra dimora in cui potete davvero confidare.
Poiché le Sue promesse sono sicure, e la conoscenza di queste promesse che sono vostre - non di
qualcun altro - può davvero essere sperimentata. Non che voi siate il giudice di vostro fratello, del
vostro vicino, a qualsiasi proposito; ma affinché voi come veri figli e figlie del Padre siate di buona
volontà, siate pronti a ricevere Lui come vostra guida, la vostra comprensione.
Poiché voi siete Suoi. Lui non ha forse detto: “Non vengono due passerotti venduti per un soldo?”
Non dà forse a coloro che chiedono? Eppure voi nella vostra piccola comprensione, nella debolezza
della vostra conoscenza dell’uomo, di vostro fratello, delle condizioni mondane intorno a voi
confidare piuttosto nella circostanza, nei favori, in questo o quello nella vostra esperienza piuttosto
che nella conoscenza che “Io sono Tuo, e la promessa di Tuo Figlio è stata ciò che chiedo nel Suo
nome, ciò che verrà fatto nella mia esperienza; quell’esperienza necessaria affinché io sia tutt’uno
con Lui.”
... Nella conoscenza della vita mentale, che questa o quell’esperienza attraverso la vostra
associazione o attività è venuta a voi, questo vi porta la pace - o la confusione? Questo vi porta
armonia o vi porta conflittualità? Dai suoi frutti saprete se è la vera conoscenza di Dio o no. Poiché
non raccogliete fichi dai cardi; né le acque vive scaturiscono da quelli che sono seccati o morti
dentro di sé per la vera conoscenza dell’acqua viva.
Queste sono le influenze che la vera conoscenza è che quelle interpretazioni corrette di esperienze,
diversamente dalle vostre, sono: che cosa essa ha operato nell’esperienza di quelli che la applicano
nei loro rapporti con il prossimo giorno per giorno? Non se ha portato ricchezze o fama o anche
quelle cose di cui le persone terrene parlano bene, ma ha forse fatto nell’esperienza dell’individuo
un vicino migliore, un amico più gentile, una persona più tollerante con quelli che vorrebbero
mettere degli ostacoli? Porta alla pazienza? Porta amore in qualche forma manifesta? Questo
dimostra se la vera conoscenza è manifestata nell’esperienza di qualsiasi individuo. 262-97
Negli studi sappi quindi dove stai andando. Ottenere conoscenza semplicemente per la tua propria
soddisfazione è una cosa, una condizione, un’esperienza da lodare se non produce nella tua
esperienza una sensazione o un modo di espressione che tu sei migliore di un altro in
considerazione della tua conoscenza. Diventa evidente che diventerebbe quindi un ostacolo, a meno
che tu non sappia che cosa farai con la tua conoscenza.
Quanto ai modi di interpretazione - questi possono essere osservati, questi possono essere resi
costruttivi studiando quelle influenze che, nelle associazioni e nei rapporti con il tuo prossimo, hai
avuto debolezze, inclinazioni. Queste sono delle cose mentali, non materiali, benché possano aver
portato ad un’attività materiale. Avvertimenti, attività costruttiva di avvertimenti, possono quindi
rivelarsi come esperienza utile nell’attività di qualsiasi gruppo individuale.
Sarebbe certamente un bene che questo non includa dati o prove documentari; poiché le prove
documentarie, per la mente delle masse, sono nulle. Soltanto quello che produce esperienze che
possano rendere un cittadino un cittadino migliore, un padre un padre migliore, una madre una
madre migliore, un vicino un vicino migliore, è costruttivo.
E trovare che sei soltanto vissuto, morto e sepolto sotto il ciliegio nel giardino della nonna non ti
rende affatto migliore come vicino, cittadino, madre o padre!
Ma sapere che hai parlato in modo sgarbato e che hai sofferto per questo, e che nel presente puoi
correggerlo essendo retto - quello è utile!
Che cosa è rettitudine? Semplicemente essere gentili, semplicemente essere nobili, semplicemente
sacrificarsi; semplicemente essere disponibili ad essere le mani per i ciechi, i piedi per gli zoppi -
queste sono delle esperienze costruttive.
Puoi ottenere la conoscenza di queste cose, perché le incarnazioni sono un fatto!
Come puoi provarlo? Nella tua vita quotidiana! 5753-2
Che la terra è stata data come un luogo di istruzione per quelli che in principio sbagliarono
nell’indulgere ai piaceri, nel magnificare se stessi, nella glorificazione di se stessi, è quindi
un’esperienza davvero misericordiosa, persino per coloro che trovano scompigli, conflitti e
antagonismo e forze fastidiose nelle loro esperienze. Se soltanto essi vorranno svuotarsi di se stessi
possono diventare dei canali attraverso i quali un Padre glorificato nel Figlio può essere manifestato
negli uomini e fra loro.
Non quindi ciò che un individuo sa o professa, ma ciò che l’individuo fa nei confronti del suo
prossimo per quanto riguarda ciò che l’individuo ha stabilito come suo ideale. 1150-1
D- E’ questo corpo meglio adatto all’ingegneria commerciale o all’ingegneria di sviluppo?
R- Sviluppo. Se la preparazione viene fatta. Ma egli ha un’infarinatura e pensa di sapere troppo!
Disimpara la maggior parte di ciò che egli ha e comincia con le forze di base! Poiché l’inizio del
sapere è conoscere il sé e il rapporto del sé con Dio! Poi il rapporto nei confronti del prossimo;
allora la conoscenza materiale per qualsiasi entità, qualsiasi anima, può diventare di gran valore,
utile, aggressiva, di avanzamento - successo! 1249-1