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mercoledì 24 aprile 2024

Il Diabete

Il diabete fa ormai parte delle condizioni mediche descritte come
“epidemiche”, caratterizzate da un aumento marcato di prevalenza
accompagnata da uno stile di vita malsano. Studi recenti affermano che il
diabete è accompagnato in modo significativo da sovrappeso o obesità.
Benché i due tipi maggiori di diabete, quello dipendente dall’insulina (tipo I) e
quello non dipendente dall’insulina (tipo II) siano dei disturbi diversi,
entrambi i tipi influenzano la capacità del corpo di usare il glucosio in modo
efficace. Il pancreas è la ghiandola che produce insulina.
Nelle persone affette da diabete del tipo I il pancreas non produce
insulina, mentre in quelle affette dal tipo II di solito il pancreas continua a
produrre un po’ di insulina, ma il corpo non è in grado di usarla
correttamente.
Nelle sue prime fasi, può essere difficile identificare il diabete. I sintomi
tipici comprendono stanchezza, una sensazione di malessere, minzione
frequente, specialmente di notte, sete eccessiva, perdita improvvisa di peso,
vista offuscata e guarigione lenta di pelle, gengive e infezioni del tratto
urinario.
Nelle molte letture di Cayce sul diabete si può vedere uno schema ben
preciso di causa e trattamento pur essendo unico il processo patologico di
ogni persona.
In accordo con la ricerca moderna che collega il diabete con l’obesità, le
letture mettono in rilievo la dieta e l’esercizio fisico come trattamenti
importanti, in particolare per il diabete del tipo II.
Rispetto alla domanda sulla causa nella correlazione obesità/diabete, le
letture riconoscono le complessità del metabolismo degli zuccheri. L’eccesso e
l’inadeguatezza nel regime dietetico possono sicuramente essere un fattore
causante sia per l’obesità che per il diabete. In alcune letture, tuttavia, è lo
squilibrio nel metabolismo dello zucchero è produrre l’obesità.
Per la terapia di ogni caso di diabete, essendo la dieta estremamente
importante, veniva raccomandato il carciofo di Gerusalemme (Helianthus
tuberosis). Secondo le letture, esso fornisce un tipo di insulina al corpo che
aiuta a ristabilire la funzione normale del pancreas. Il carciofo di
Gerusalemme veniva consigliato in quantità diverse per ogni individuo
malato di diabete, ma sempre doveva essere bollito nella carta Patapar e
mangiato con il suo succo. “Perché mangiare un carciofo - specialmente
questa varietà Gerusalemme - vuol dire usare dell’insulina, ma in un modo
che non forma alcuna abitudine, ed è di gran lunga preferibile - se viene
amministrato correttamente - con il resto della dieta.” (1878-1)
Nella dieta doveva inoltre essere evitato il consumo di carne rossa,
troppi dolci, troppe carni, troppi amidi, di zucchero bianco e pane bianco. Il tè
e il caffè erano ammessi solo una volta al giorno. Pesce e pollame dovevano
essere consumati in piccole quantità, invece erano raccomandati grandi
quantità di verdure a foglie e poche leguminose. I cibi fritti dovevano essere
esclusi del tutto dalla dieta.
Fatto interessante, diverse letture sottolinearono inoltre che gli impulsi
nervosi verso gli organi viscerali (in particolare pancreas e fegato) possono
essere compromessi dalla pressione sui centri nervosi nella sesta alla nona
vertebra toracica della colonna vertebrale. Lo scoordinamento che ne deriva
può compromettere la capacitò del corpo di regolare i livelli di zucchero nel
sangue producendo così una sindrome diabetica. In tali casi veniva
raccomandata una correzione spinale (osteopatica o chiropratica) per
riportare gli impulsi ad un livello di normalità.

Da: True Health, maggio 2003

Disclaimer: Il contenuto di questa sezione è soltanto informazione e non dovrebbe essere considerato come guida
all'auto-diagnosi o all'auto-trattamento. Per ogni problema medico consultate un medico.
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