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venerdì 26 aprile 2024

La dieta di Cayce per gli animali

Non si può sottolineare abbastanza l’importanza della dieta per la salute e la guarigione. Le letture di Cayce mettono in evidenza l’importanza della dieta: “Ciò che pensiamo e ciò che mangiamo – combinati insieme – FANNO ciò che SIAMO; fisicamente e mentalmente.” (288-38) Questa affermazione è vera per i nostri compagni animali come lo è per noi. Non c’è dubbio del fatto che la dieta di un animale abbia un effetto fortissimo sulla sua salute, ma gli ingredienti particolari di cui consiste la dieta per gli animali sono diversi da quella delle persone. Un principio generale della dieta di Cayce è che contenga l’80% di cibi a reazione alcalina (verdure e frutta) e il 20% di cibi a reazione acida (carne e cereali). La ricerca odierna concorda con le letture, dimostrando i molti benefici di salute di una dieta per lo più vegetariana. Tuttavia questa formula 80/20 non è una raccomandazione salutare per cani e gatti.
Siamo tutti prodotti della nostra genetica, il risultato di milioni di anni di evoluzione. Cani e gatti hanno seguito un percorso evolutivo molto diverso dagli umani. Ci siamo evoluti mangiando una dieta onnivora, mentre gli antenati dei nostri compagni animali erano carnivori – e hanno conservato gran parte della genetica dei loro antenati che si nutrivano di carne. Basta guardare i denti del nostro cane o gatto e chiedersi: “A quale utensile da cucina fa pensare questa dentatura?” Non è un cucchiaio o un coltellino per il burro. No, quella superficie seghettata ha l’aspetto del bordo di un coltello da bistecca. Perché i nostri compagni animali dovrebbero avere dei coltelli da bistecca in bocca se non fossero destinati a mangiare la carne?
Uno sguardo più attento all’alimentazione animale rivela che il mangime convenzionale per animali da compagnia è ben lungi dall’essere ideale. I macronutrienti presenti consistono di proteine, grassi e amidi. La ricerca dimostra che l’equilibrio di macronutrienti può influire su ritmo di crescita, taglia, obesità, longevità e resistenza alle malattie dell’animale. E’ stato anche provato che i predatori selezionano il cibo secondo l’equilibrio di macronutrienti che meglio assicura la loro sopravvivenza.
Studiando la dieta dei gatti selvatici, gli scienziati scoprirono che ottenevano il 52 percento delle loro calorie dalle proteine, il 46 percento dai grassi e il 2 percento dagli amidi. I ricercatori conclusero che quello era l’equilibrio di macronutrienti a cui il sistema metabolico del gatto si era adattato. Nel frattempo un’analisi del cibo secco principale per gatti rivelò che il 28 percento delle calorie proviene da proteine, il 43 percento dai grassi e il 29 percento dagli amidi.
Per i cani la storia è simile, benché essi tollerino un livello leggermente più elevato di amido. Quando potevano scegliere la propria dieta, i cani mangiavano una dieta in cui il 30 percento delle calorie proveniva da proteine, il 63 percento dai grassi e il 7 percento da amidi. Confrontatelo con i più conosciuti croccantini per cani che fornivano il 21 percento di calorie dalle proteine, il 33 percento dai grassi e il 46 percento dagli amidi.
La ragione per il livello malsano di amido nei cibi per animali da compagnia è duplice. Per prima cosa l’amido è una fonte economica di calorie. In secondo luogo non si possono produrre crocchette convenienti senza amido. (Sì, senza cereali non significa senza amido) Così, seguendo la tendenza a cibi pronti malsani e trattati, anche le diete per cani e gatti sono rese malsane per motivi di costo e convenienza.
Inoltre gli alimenti commerciali per animali domestici sono cucinati a temperature e pressioni elevate che causano due problemi seri. Dapprima il trattamento deteriora gran parte delle sostanze nutritive negli ingredienti alimentari. I produttori di alimenti per animali domestici lo sanno e compensano aggiungendo delle vitamine sintetiche. Sfortunatamente la ricerca dimostra – e le letture di Cayce concordano – che è molto meglio ottenere sostanze nutritive dai cibi integrali che dagli integratori. Il secondo problema è che il grande calore può fare sì che alcuni ingredienti formino degli agenti cancerogeni. I ricercatori hanno trovato queste sostanze chimiche che causano il cancro (ammine eterocicliche) nel cibo commerciale per cani e nei cani che lo mangia. Questi studi conclusero che l’attuale epidemia di cancro fra i nosti animali potrebbe essere dovuta in parte ai cibi con cui li nutriamo. Per quanto gli ingredienti alimentari possano essere naturali e biologici, il trattamento rende il prodotto finale malsano.
La dieta più sana per la maggior parte dei nostri compagni animali è non trattata, con pochi carboidrati ed equilibrata. Ci sono diverse marche di cibi crudi per animali da compagnia che rientrano in questa categoria. Un’altra alternativa è preparare una dieta fatta in casa, ma accertatevi di seguire una ricetta equilibrata da un nutrizionista veterinario. Gli animali sono ciò che mangiano, quindi accertatevi di nutrire il vostro con il cibo migliore possibile.
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